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"Una inutile devastazione"

La denuncia di Lipu: "“La sponda è stata distrutta”

"Una inutile devastazione"

L’estirpazione della vegetazione ripariale sulla sponda destra del fiume Canalbianco, dalla località di Palà fino a Lama Polesine, ha scosso gli abitanti della zona, increduli e basiti per l’avvenuta devastazione. Sulla questione è scesa in campo anche la sezione di Rovigo della Lipu.

Il delegato dell’associazione, Luciano Marangon, ha annunciato che la realtà locale denuncia pubblicamente la situazione, informando sia i carabinieri forestali che il Genio civile della Regione Veneto che hanno comunicato che i lavori sono stati sospesi. E’ stata distrutta una vasta superficie, con la conseguente scomparsa della vegetazione quali: carpino, salice, pioppo, ontano, sambuco e frassino oltre ad altre essenze.

“La scomparsa di questi habitat - sottolinea Marangon - significa la scomparsa di veri e propri incubatori di biodiversità. Se si vuole fare salvaguardia idraulica, e di navigazione del corso d’acqua, queste non sono le modalità appropriate. Su quelle sponde, su quella vegetazione vi trovano, abitualmente, rifugio l’usignolo di fiume, la capinera, il pendolino, codibugnolo e tantissima fauna e avifauna. Queste azioni sono riprovevoli per la frammentazione delle competenze - ribadisce il delegato Lipu -se poi ci aggiungiamo l’interesse sul legname…”, lasciando il riferimento sospeso e concludendo affermando: “Lipu è a favore dei boschi ripariali ed esprime un forte No alla distruzione”.

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