Entra e devasta gli uffici comunali

ROVIGO - Si è presentato scalzo, su di giri, imbrattato di sangue e per un’ora ha seminato il caos negli uffici dei servizi sociali del Comune. Quanto avvenuto venerdì mattina, in via Marconi, nel palazzo storico che da quasi due anni è stato destinato a sede del settore sociale, collocato nell’ala ovest dell’edificio e, più di recente, del comando di polizia locale situato nell’ala est è stata una vera e propria aggressione che ha lasciato i dipendenti spaventati e inermi di fronte ad una violenza che, secondo le parole di tutti, non ha precedenti.

Era quasi mezzogiorno quando un uomo, alto e magro, di carnagione bianca e visibilmente alterato si è presentato a palazzo Marconi. Varcata la soglia degli uffici situati alla sinistra del grande portone di ingresso, l’uomo, di età compresa tra i 40 e i 50 anni, ha incrociato una impiegata addetta a ricevere gli utenti, seduta alla scrivania intenta a svolgere il proprio lavoro. Da lì la situazione è precipitata velocemente e sono iniziati gli interminabili sessanta minuti di delirio e paura.

L’uomo, ricoperto di sangue sugli abiti e su entrambe le mani e in stato farneticante, ha dato in escandescenze mettendo a soqquadro la postazione di ricevimento degli utenti, a cominciare dal computer che è stato ribaltato.

Poi, con fare minaccioso e urlando a gran voce parole incomprensibili ha iniziato a prendere di mira gli uffici, battendo sulle porte e tentando di aprire a forza quelle che, nella concitazione, il personale atterrito era riuscito a chiudere a chiave dall’interno. Viste le condizioni dell’uomo e il suo stato di alterazione, nessuno ha osato avvicinarlo fisicamente ma chi era presente racconta di aver percepito nettamente le parole, pronunciate un po’ in inglese e un po’ in tedesco, di “food” e “orange juice”, cibo e succo d’arancia.

Nel frattempo, in soccorso dei dipendenti sono accorsi cinque agenti della polizia locale in servizio nell’ala adiacente dell’edificio allertati dal personale dei servizi sociali. Ma anche per loro, muniti di mascherine e guanti, riuscire a bloccare l’uomo completamente su di giri ed aggressivo è stato particolarmente difficoltoso. Anche perché poi ha iniziato a sputare contro tutto e tutti. E il caos è pure aumentato quando l’uomo si è dapprima spogliato, poi ha ha espletato un bisogno fisiologico contro alcune piante del corridoio e infine si è sdraiato a terra. Oltre ad accendersi e fumare una sigaretta come se nulla fosse.

Oltre alla richiesta di cibo e succo d’arancia, sono state pochissime le parole che i presenti sono riusciti a comprendere nei discorsi deliranti dell’uomo: non il suo nome e neanche come fosse arrivato nella zona della stazione, se avesse bevuto o consumato qualche sostanza. Solo una parola è emersa, ossia “Austria” come indicazione della sua provenienza.

Solo l’arrivo di una ambulanza con il personale sanitario del Suem 118 ha riportato la situazione alla normalità: sedato, l’uomo è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Rovigo dove in serata era ancora, ricoverato mentre gli agenti di polizia locale lo hanno raggiunto nel pomeriggio per l’identificazione, dato che non aveva con sé alcun documento.