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Rovigo

Paura e delirio ai servizi sociali, identificato l’aggressore: viene dall’Austria

Il sindaco: “E’ un senza fissa dimora”. Pare sia stato fatto scendere da un treno.

L’aggressore viene dall’Austria

L'ufficio dei servizi sociali rovesciato

Una mattina ad alta tensione che ha lasciato strascichi e domande, quella vissuta venerdì negli uffici comunali dei Servizi sociali nella sede di via Marconi, dove si è presentato un uomo, sporco di sangue e senza scarpe, in evidente stato di alterazione che ha dato in escandescenze, ha urinato in un vaso e si è anche acceso una sigaretta, fino a quando la polizia locale non lo ha fermato e consegnato al personale sanitario del 118, che ha provveduto a sedarlo.

In seguito è stato ricoverato ed è stato poi identificato come un austriaco senza fissa dimora, come rimarca il sindaco Valeria Cittadin. Che nota: “È un fatto che spero resti isolato e che sia accidentale. Di sicuro sulla zona di via Marconi e della stazione il livello di attenzione in merito alla sicurezza deve essere alto. Sono sempre più frequenti episodi di degrado e criticità in questa zona, purtroppo anche in altre. Non va abbassata la guardia. Un maggior presidio del territorio è un impegno, a partire dall’azione della polizia locale e dalla messa in atto di tutti gli strumenti che possono evitare situazioni di pericolo”.

Sul tema interviene anche il segretario della Uil Fpl Cristiano Pavarin: “Un fatto grave, sicuramente. Va fatto un elogio alla polizia locale che è intervenuta riuscendo a mettere in sicurezza la situazione e scongiurando che venissero aggrediti i lavoratori degli uffici. Quello che appare evidente è che sono necessarie misure per aumentare la sicurezza dell’intero stabile di via Marconi, perché non è pensabile che non ci sia alcun tipo di filtro all’ingresso e chiunque possa arrivare fin dentro i singoli uffici. Come Uil Fpl chiederemo, dunque, un intervento in questo senso. Infine, speriamo che venga fatta chiarezza su come questa persona sia arrivata in via Marconi, perché da quello che risulta non sapeva assolutamente dove si trovava e ci auguriamo che non sia stata fatta scendere da un treno perché disturbava a bordo, senza verificare poi che venisse preso in consegna da qualcuno”.

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