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Gelo nella notte, la polizia locale soccorre i senzatetto

Pattuglie e strutture di accoglienza per proteggerli

Senzatetto muore di freddo a 27 anni

L'inverno ha bussato con forza alle porte di Treviso, portando con sé un'ondata di freddo che ha fatto precipitare le temperature in tutta la provincia. La Marca si trova a fronteggiare la prima vera sfida invernale, con il termometro che segna valori ben al di sotto dello zero. Nella notte tra lunedì e martedì, il capoluogo ha registrato una temperatura di -4.1°C, mentre in altre località come Follina si è sfiorato il record di -6.8°C. Un freddo che non si vedeva dai tempi della storica nevicata del gennaio 1985, quando Treviso fu avvolta da un manto bianco che paralizzò la città.

Ma il freddo non è solo una questione di numeri. È una sfida sociale che mette alla prova la comunità, soprattutto quando si tratta di proteggere i più vulnerabili. A Treviso, l'emergenza freddo ha acceso i riflettori sui clochard, che si trovano a dover affrontare notti gelide senza un tetto sopra la testa. Sono 41 i senzatetto che hanno trovato rifugio nei dormitori comunali, mentre l'oratorio della chiesa di San Martino Urbano, grazie all'iniziativa della Comunità di Sant'Egidio, ha aperto le sue porte a sette senza tetto, offrendo loro un riparo temporaneo.

In prima linea, la polizia locale di Treviso ha intensificato i pattugliamenti serali, con un occhio di riguardo per le zone frequentate dai clochard. "Vogliamo garantire che nessuno si trovi in situazioni di difficoltà e pericolo," ha dichiarato il sindaco Mario Conte, sottolineando l'importanza di un'azione sinergica tra le istituzioni e la rete di assistenza. Il comandante Andrea Gallo ha confermato che, fortunatamente, non sono state rilevate criticità durante la notte, un segnale positivo che testimonia l'efficacia delle misure messe in atto.


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