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Tribunale di Rovigo

“Estorsione nei campi”: condanne

Due anni e tre mesi agli imprenditori, sotto accusa l’accordo sottoscritto davanti al sindacato

“Estorsione nei campi”: condanne

Una vicenda complessa, che in prima battuta aveva visto l’indagine andare a sbattere contro reiterate richieste di archiviazione, da parte della Procura, ma che, dopo l’imputazione coatta disposta dal giudice per le indagini preliminari, ha visto arrivare, in primo grado, tre condanne, seppure con il riconoscimento delle attenuanti generiche e della lieve entità dei fatti contestati.

All’esito del dispositivo letto ieri dal giudice del Tribunale di Rovigo, tre imprenditori agricoli mediopolesani hanno incassato una condanna a 2 anni e 3 mesi di reclusione, sospesi, e una provvisionale di 2mila euro a testa per ognuna delle tre parti civili costituite.

La vicenda, per come è descritta nel capo di imputazione, appare davvero particolare.

Le vittime sarebbero tre operai agricoli, due albanesi residenti in Mediopolesine e un polesano. I tre avrebbero vantato, per ore di straordinario, crediti arretrati per somme davvero impressionanti: i due albanesi rispettivamente, oltre 200mila e 100mila euro, l’italiano oltre 40mila euro.

Sarebbero stati tuttavia costretti ad accettare, a saldo di questi crediti, 100 euro una tantum, con un accordo sottoscritto nel 2017 davanti al sindacato. In tutto, quindi, 300 euro a fronte di una mole complessiva di straordinari per quasi 300mila euro.

La vicenda si inserirebbe in un contesto più ampio, con altri colleghi dei tre che avrebbero ottenuto, a seguito di vertenze, somme ben maggiori.

Da parte sua, il sindacato interessato ha spiegato che, quando aveva parlato con i tre, prima della sottoscrizione dell’accordo, nessuno di loro avrebbe manifestato alcun segno di costrizione e tutti avrebbero detto che era tutto assolutamente in regola.

Come detto, inizialmente la Procura aveva chiesto l’archiviazione dell’indagine, più di una volta, evidentemente non ravvisando, all’esito degli accertamenti svolti, elementi di reato. Diversa la valutazione delle tre parti offese, le cui ragioni vennero accolte dal giudice per le indagini preliminari, che dispose l’imputazione coatta.

Ieri, appunto, la sentenza. Ora, una volta lette le motivazioni, la difesa avrà ovviamente la possibilità di presentare appello.

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