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LE INTERVISTE DI INIZIO ANNO

“Idee per dare visibilità al Cur”

La presidente Maria Cristina Acquaviva: “Nel 2025 ricorre il trentennale del Consorzio”

“Idee per dare visibilità al Cur”

Un incarico, quello che il sindaco Valeria Cittadin le ha affidato, arrivato quasi a sorpresa ma accolto con favore dai soci dell’ente: Maria Cristina Acquaviva è la presidente del Consorzio università di Rovigo dallo scorso 29 luglio. E, terminato un 2024 a dir poco impegnativo, stila il proprio bilancio.

Che anno è stato il 2024 per lei?

“Un anno strano, è cominciato con una doccia fredda, ma poi si è rivelato uno degli anni più intensi ed emozionanti della mia vita, un’altalena di emozioni, nel bene e nel male, di sicuro non lo dimenticherò. Il mio impegno con Azione per le europee mi ha coinvolto moltissimo, ho avuto modo di conoscere persone in tutto il Veneto, eccellenze dell’imprenditoria, del mondo della comunicazione e della scuola, ma la cosa che più mi ha motivato nel mio percorso è stato vedere la passione politica e l’entusiasmo in tanti ragazzi, la maggior parte volontari. E, nel bel mezzo dell’estate, la nomina al Consorzio Università Rovigo, un incarico che non ho cercato ma che ho accettato con molta gratitudine, con umiltà e con la ferma volontà di impegnarmi al massimo per svolgerlo al meglio”.

Che cosa l’ha stimolata nell’assumere l’incarico di presidente del Cur?

“Lo ritengo ‘il migliore degli incarichi possibili’. Essere immersa nel mondo della cultura è entusiasmante, dialogare con gli atenei universitari è stimolante, ma soprattutto pensare di poter essere un tramite, seppure marginale, per migliorare la vita degli studenti o aiutarli nel loro futuro lavorativo lo trovo un privilegio. Sento la forte responsabilità di guidare un ente prestigioso, in cui sono coinvolti Comune, Provincia, Camera di commercio e, anche se non da socio, la Fondazione Cariparo. Non sono attori semplici con cui dialogare”.

Quali erano le priorità che aveva quando ha accettato la presidenza del Cur e quali sono le priorità che ha fissato dopo essere entrata nei meccanismi dell’ente?

“Come chiunque inizi un compito con grande entusiasmo, avevo molte idee ambiziose, alcune ci sono ancora, altre le ho dovute modificare, almeno per ora. Le priorità che avevo in mente quando ho accettato la presidenza sono le stesse che ho ora, cioè: promozione e valorizzazione del Cur, integrazione con il territorio, aumento dell’offerta formativa e aumento dei servizi per gli studenti. Ho messo piede la prima volta a Palazzo Angeli (sede del Cur e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, ndr) ad agosto, ed ho dedicato tutto il primo mese a capire come funziona l’ente, a conoscerne i meccanismi e a dialogare con il personale, che si è messo a disposizione con competenza e disponibilità. Ho diversi progetti per aumentare la visibilità del Cur, a cominciare dalla realizzazione di un magazine in cui interverranno docenti e studenti e da un podcast, passando per la partecipazione agli eventi culturali della città. Per quanto riguarda i legami con il territorio, l’aspetto forse più importante, ho iniziato a dialogare con il settore produttivo polesano e si prospetta la creazione di nuovi legami fra studenti e aziende del territorio. Legami con il territorio però significa anche il rapporto fra studenti e come vivono la città, l’aumento dei servizi per gli studenti è uno dei nuovi obiettivi che mi sono posta dopo essermi addentrata di più nei meccanismi”.

Azione non è rappresentato in consiglio comunale ma comunque il sindaco le ha affidato l’incarico di guidare il Cur. Come è stata vissuta la sua nomina?

“Ho sentito un forte sostegno di Azione sul mio nome. La scelta di sostenere un sindaco civico in una coalizione di centrodestra è stata una scelta ponderata e credo che si sia rivelata giusta. Il peso di Azione non è nella percentuale di voti che ha preso, visto che alle amministrative essendo un partito moderato e post ideologico, molti nostri voti vanno alle civiche. Il nostro vero peso è stato quello di aver dato risonanza alla qualità della persona Valeria Cittadin e di aver portare un pezzo di innovazione in una coalizione tradizionalmente più conservatrice. La mia nomina è soprattutto il riconoscimento di questo modo di fare politica”.

Nel frattempo, Azione ha subito diverse defezioni a livello nazionale. Qual è attualmente la situazione del partito a livello rodigino?

“Le defezioni ci sono state più a livello nazionale che a livello locale, ma lì le logiche sono soprattutto legate alla possibilità di essere rieletti. A livello locale abbiamo avuto la fuoriuscita di qualche iscritto che avrebbe preferito Azione strutturalmente nel campo largo. E’ una scelta che rispetto, ma credo che Calenda faccia bene a cercare di costruire una propria autonomia senza preconcetti”.

Tra le nomine formalizzate dal sindaco, è stata annoverata tra le donne ai “posti di comando” dell’amministrazione. Come si pone rispetto a questo tema?

“In verità non mi sento una donna ‘al comando’ e non do molto peso al mio genere nel ruolo che ricopro, ritengo che enfatizzare eccessivamente l’esclusività della situazione in cui più donne si sono ritrovate, a Rovigo, in posizioni strategiche, metta un po’ in ombra i meriti che hanno per essere state scelte”.

Tornando al Cur, che cosa cambia con la sua gestione rispetto al passato?

“Ritengo di avere un approccio più pratico che politico e quindi, forse, tendo a gestire questo ruolo con l’impegno che richiederebbe un lavoro. Ritengo che Diego Crivellari e Paolo Avezzù abbiano fatto un ottimo lavoro. Certo, ognuno dà la sua impronta e qualche differenza c’è, ma penso che sia io che Crivellari abbiamo preso con serietà ed impegno questo ruolo”.

Valorizzare l’università e la presenza degli studenti in città è sempre stata la grande sfida dei vertici del Cur. Come la sta affrontando?

“Credo che la prima cosa sia fare chiarezza sul ruolo del Cur, non è l’università di Rovigo, bensì l’ente che appunto deve valorizzare la presenza dell’università a Rovigo e dei suoi studenti”.

Che anno sarà il 2025 per il Cur?

“Il 2025 inizierà con l’annuale appuntamento con Uniday, mattinata dedicata alla presentazione dell’offerta formativa delle Università di Padova e Ferrara a Rovigo, che si svolgerà il 31 gennaio al Cubo al Censer. In generale, questa prima parte dell’anno ci vede impegnati in molte attività di orientamento per gli istituti superiori. Al di là di questo, il 2025 sarà l’anno del festeggiamento del trentennale dalla fondazione del Consorzio, stiamo ipotizzando un evento ‘cittadino’ per festeggiare questa importante e ricorrenza. In cantiere c’è anche un’altra iniziativa prevista per l’autunno, su idea di Edoardo Lubian, consigliere provinciale con delega all’istruzione, che coinvolge anche l’amministrazione comunale, ma sarà svelata più avanti”.

E per Cristina Acquaviva come sarà il 2025?

“Spero un po’ meno concitato del 2024, ma dubito”.

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