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L’affondo

Impianto a biogas, Gaffeo attacca, Cittadin

Il sindaco replica : “Basta demagogia”

Accademia e “parentopoli”

Il primo a intervenire sulla pubblicazione del provvedimento regionale di autorizzazione al nuovo impianto a biogas a Sarzano, è l’ex sindaco e consigliere d’opposizione Edoardo Gaffeo, che affidandosi come di consueto a Facebook attacca l’amministrazione comunale: “Regione del Veneto ha approvato il progetto di costruzione di un impianto di biogas da 80mila tonnellate a Sarzano. Ora è ufficiale. Un vero e proprio ‘regalo’ della sindaco Cittadin e dei suoi assessori, Bimbatti e Rizzato in primis! Le chiacchiere stanno a zero, è scritto tutto nero su bianco su una delibera regionale. Il tutto in silenzio, senza mai avvisare la cittadinanza, senza mai accettare il confronto. Trattando tutti da poveri ‘sudditi’. Piegandosi senza ritegno ad interessi di parte. Semplicemente vergognoso”.

Tuttavia, la richiesta di autorizzazione è stata presentata dalla Apis Ro1 Società Agricola nel dicembre 2023. E, come è stato messo nero su bianco in un comunicato diramato dalla sua lista civica, “durante l’amministrazione Gaffeo, che si è dimesso il 23 gennaio 2024, è avvenuta solo una interlocuzione informale con la ditta proponente, nella quale è stato chiarito che quel sito non era idoneo e sono state indicate tutte le problematiche di viabilità e concentrazione di impianti”. Quindi il progetto è andato avanti nel silenzio di tutti. Perché solo a dicembre scorso, quindi almeno un anno dopo l’interlocuzione formale, lo stesso Gaffeo ne ha parlato in consiglio comunale.

Da parte sua, il sindaco Valeria Cittadin rimarca come “la decisione presa dalla Regione è subordinata a un parere puramente tecnico. So che le prescrizioni sono state molte a garanzia di un impianto che operi senza impattare negativamente sul territorio. Non è un impianto che ha impatto ambientale e per questo non ci sono state compensazioni, ma accordi di ‘restituzione’ con il Comune che aumentano la sorveglianza e la sicurezza legata al tema della viabilità in quella zona. Non va confuso, come fa qualcuno strumentalmente, un impianto a biomasse come questo, con un impianto che tratta rifiuti come quello che prevederebbe Ecoambiente. Mi stupisce che ci sia sempre la demagogia di chi tenta di addossare colpe a questa amministrazione e che pensa che costruendo falsi allarmismi ad hoc nei cittadini si possano fermare attività imprenditoriali che si esplicano all’interno delle regole e della legge. Non si può fare battaglia politica continuamente raccontando storielle o usando i social per creare avversione verso le istituzioni. Lo trovo un incitamento alla disaffezione verso la responsabilità civile davvero aberrante. Mi chiedo infine se chi fomenta conosce realmente come funziona un impianto a biomasse”.

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