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veneto
21.01.2025 - 08:06
A Venezia è stato rapito Burro, un barboncino toy di razza. Mercoledì scorso, tra campo dei Frari e campo San Polo, il piccolo Burro è svanito nel nulla durante una passeggiata. Quello che inizialmente sembrava un caso di smarrimento si è presto trasformato in un giallo degno di un romanzo poliziesco.
La storia di Burro ha rapidamente fatto il giro del web, scatenando una vera e propria caccia all'uomo (o meglio, al cane) sui social media. Migliaia di condivisioni su Facebook, innumerevoli segnalazioni e avvistamenti, anche se molti di questi si sono rivelati falsi allarmi.
Le indagini, condotte dai carabinieri con l'aiuto di un investigatore privato, hanno portato a una ricostruzione che lascia spazio a poche certezze e molti sospetti. Pare che Burro sia stato preso da due donne, forse borseggiatrici, e successivamente portato a Mestre. Un video di sorveglianza di un B&B in Corso del Popolo mostra un presunto scambio tra due uomini, uno dei quali avrebbe consegnato il barboncino in cambio di qualcosa. Ma cosa? Denaro, probabilmente.
Burro non è solo un cane di famiglia, ma anche un esemplare di razza con un pedigree che lo rende "geneticamente perfetto", come sottolinea la sua proprietaria, Marta. Un barboncino come lui può valere fino a cinquemila euro, e i cuccioli, venduti illegalmente, possono raggiungere i duemila euro l'uno. Questo rende Burro un obiettivo appetibile per i trafficanti di animali, che potrebbero averlo inserito in un giro di ricettazione.
Il caso di Burro non è isolato. Simioni spiega che non è il primo cane a sparire in questo modo. Esistono strutture abusive dove animali di valore vengono fatti riprodurre per ottenere cucciolate da vendere sul mercato nero. Burro, essendo un maschio non sterilizzato, potrebbe essere stato destinato a diventare uno "stallone", con il microchip di riconoscimento cambiato per sfuggire ai controlli.
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