Preso con sei chili di eroina

Venerdì sera, all'aeroporto Marco Polo di Venezia, un'operazione della Guardia di Finanza ha portato all'arresto di un sessantenne coreano, intercettato con sei chili di eroina nascosti nel bagaglio. Un evento che ha sorpreso per il profilo del corriere: un uomo di nazionalità coreana, ultrasessantenne, lontano dall'immagine stereotipata del trafficante di droga. Questo arresto solleva interrogativi sulla rete di traffico internazionale e sui metodi utilizzati per eludere i controlli aeroportuali.

L'arresto è avvenuto grazie al fiuto infallibile di un cane antidroga della Guardia di Finanza, che ha individuato il sospetto tra i passeggeri in arrivo. L'uomo, proveniente dal Laos con uno scalo a Doha, è stato fermato poco dopo le 22. Nonostante l'apparente normalità del suo profilo, il comportamento del cane ha spinto i militari a condurre un controllo approfondito, che ha portato alla scoperta della droga.

La droga era abilmente camuffata all'interno della valigia, confezionata in pacchi che riportavano etichette ingannevoli. Tuttavia, una rapida verifica ha rivelato la discrepanza tra ciò che era dichiarato e la sostanza effettivamente contenuta. Nonostante l'assenza di tentativi di mascherare l'odore, come spesso avviene con l'uso di caffè, il carico è stato facilmente individuato grazie all'efficacia delle unità cinofile.