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Anoressia, un reato istigare?

L'incontro per fare il punto

Anoressia, un reato istigare?

Da anni di dibatte sulla possibilità di introdurre un reato di “istigazione all’anoressia”. Un tema complesso che sarà fra quelli che verranno affrontati nell’incontro che si terrà oggi pomeriggio, dalle 14.30 alle 18 nella Pescheria nuova, intitolato “Il canto delle sirene - Disturbi del comportamento alimentare, strumenti di prevenzione e contrasto”.

A coordinare l’organizzazione dell’evento, accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, la sezione di Rovigo dell’Aiga, l’Associazione giovani avvocati, guidata dall’avvocato Giulia Silvestri. Lo scopo è “quello di sensibilizzare la società civile su quella che si sta dimostrando essere una vera piaga sociale, soprattutto tra adolescenti e pre-adolescenti, ovvero i Dca, disturbi del comportamento Alimentare, stante la continua esposizione, anche a mezzo dei social, a stimoli ed informazioni fuorvianti che spesso inducono, o addirittura istigano, a sviluppare tali disturbi”. L’incontro, con tre “moduli”, uno medico-scientifico, uno sociale e uno giuridico, vedrà la presenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale, il sindaco Valeria Cittadin e l’assessore Nadja Bala, e di quella regionale, con i saluti dell’assessore Valeria Mantovan.

Tra i relatori anche il senatore Bartolomeo Amidei, in qualità di firmatario della proposta di legge sull’introduzione di fattispecie di reato quale l’istigazione ai disturbi alimentari.

“L’incontro - spiegano gli organizzatori - intende dar vita ad un dialogo tra professionisti con lo scopo di stimolare una riflessione sull’opportunità di ‘repressione o psicoeducazione’ valutando, quindi, la rilevanza dell’introduzione di una siffatta tutela penale pur a fronte di una capillare informazione ed eduzione sociale”.

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