VOCE
Adria
24.01.2025 - 16:00
Grande entusiasmo ha suscitato la visita pastorale del vescovo Pierantonio Pavanello nella comunità di Bellombra: oltre agli incontri di carattere religioso e pastorale, ha incontrato alcune realtà economico produttive del paese.
Realtà quasi esclusivamente legate al mondo agricolo. Accompagnato don Nicola Brancalion, Giovanni Sartori, presidente della locale sezione Coldiretti, e Paolo Rigoni ricordando che “il vescovo ha percorso i confini della parrocchia proprio come un tempo si usava durante le rogazioni”. Nel corso della visita si è dimostrato molto attento nel conoscere i problemi della conduzione e delle potenzialità del territorio. Per tutti ha avuto parole di incoraggiamento e conforto oltre a impartire la benedizione e invocare la protezione di sant’Antonio abate, essendo proprio la sua ricorrenza, la cui devozione è molto radicata nelle zone rurali.
Prima tappa alla Mainarda per conoscere la Basegana, uva regia, come la definiva Francesco Antonio Bocchi. Subito dopo alla Corte Fustignona di Matteo e Roberto Visentin terzisti a disposizione per sfalcio erba, operazioni anti-ghiaccio lungo le strade e spargimento del sale.
E’ toccato poi all’azienda Il Palassasso di Gianluigi Pippa, rinascimentale rifugio di caccia della nobiltà Estense, trasformato in ampi noceti con produzione di noci Lara e Chandler di ottima qualità. Quindi sosta nell’officina meccanica Franzolin a Corcrevà ove è toccato all’anziano Gastone raccontare le trasformazioni avvenute: dalla ferratura dei cavalli quando bambino assisteva il padre Pierin scacciando le mosche dai cavalli ai tempi presenti: ora i figli sono provetti carpentieri per lavori di precisione nel realizzare strutture di sostegno per manutenzione e restauro dei monumenti, sono chiamati da tutta Italia.
Breve sosta al monastero certosino, un tempo estesa proprietà della confraternita del Santissimo sacramento di Adria. Oggi coesistono due aziende, Sartori e Zanirato, dove si allevano bovini da carne. Pit stop anche da Sandro Vendemiati che coltiva aglio. Ultima tappa in Passionanza per un breve momento conviviale con le specialità preparate dalle mani esperte di Maria Romana Rigoni.
Giovanni Sartori ha consegnato al vescovo un’elegante incisione tratta da una vecchia immagine di un adesivo voluto dalla Azione cattolica anni fa e materialmente eseguito da Gianbattista Bellato: rappresenta una frondosa quercia con l’iscrizione “Bellumbranus sum et in corde mei sempre manebit Bellumbra”. Il vescovo ha molto apprezzato ed ha ringraziato tutti per il calore manifestato con la loro vicinanza.
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