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POLITICA

Fratelli d’Italia, riunione di parte

Incontro “carbonaro” fra Valeria Mantovan e i suoi fedelissimi in vista del congresso ma non solo

Fratelli d’Italia, riunione di parte

“Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto così, vicino a una finestra di profilo in controluce”. Nessuno avrebbe mai pensato che la frase pronunciata da Nanni Moretti nel film “Ecce Bombo” avrebbe calzato a pennello alla riunione di Fratelli d’Italia che si è tenuta venerdì mattina, al piano superiore del Caffè Franchin, in piena piazza Vittorio Emanuele. Non una rimpatriata tra amici o un caffè in compagnia (anche se qualche caffè sono state le uniche consumazioni dei partecipanti, nonostante l’orario da “pausa pranzo”) ma una vera e propria riunione “di area”, quella che fa riferimento all’assessore regionale Valeria Mantovan, alla quale hanno preso parte, arrivando scaglionati, quasi tutti gli esponenti della corrente interna in questione. E poco importa se, ad un certo punto, sia stato chiesto al personale del locale di non essere disturbati, qualcuno dice che sia stata addirittura tirata una tenda: ormai il gruppo era stato notato. E forse l’obiettivo era proprio quello, dato che altrimenti “si sarebbero trovati da qualche altra parte, lontano da occhi indiscreti” sostiene qualcuno. Anche perché la riunione non è stata brevissima: circa un paio d’ore, dalle 11 fino alle 13, orario in cui il locale è molto frequentato. Il “rompete le righe” è arrivato poco dopo le 13. E così in piazza hanno sfilato uno ad uno i presenti, prendendo direzioni diverse: l’assessore Mantovan e Sofia Tasinato da una parte, il consigliere Marco Venuto e l’ex assessore Mattia Maniezzo insieme a Giuseppe Scaramozzino dall’altra. Il consigliere Fabio Benetti e l’assessore Matteo Zangirolami invece hanno sostato qualche minuto nel plateatico del locale prima di salutarsi.

Al di là dei motivi che hanno portato il gruppo a riunirsi in un locale pubblico, quello che è dato sapere (ma sempre usando un rigoroso condizionale) è che all’ordine del giorno ci sarebbero state le questioni congressuali. Insomma, un punto della situazione per quanto riguarda la raccolta delle firme a sostegno della lista, la composizione stessa della lista di candidati al direttivo comunale. Lista che sosterrà la candidatura di Zangirolami a presidente del circolo di Rovigo. Anche se la candidatura non è ancora stata ufficializzata. E tra l’altro, quella di Zangirolami potrebbe non essere una corsa solitaria. Stando a quanto riferiscono i beneinformati, infatti, un’altra area del partito starebbe lavorando per la candidatura a presidente di Mattia Moretto, che è anche presidente del consiglio comunale di Rovigo. Il diretto interessato, però, nega con forza questa ipotesi. In ballo per FdI però, non c’è solo il congresso, che tra l’altro non è ancora stato convocato ed il tempo stringe, dato che dovrà essere convocato entro il 31 gennaio. C’è anche la nomina del nuovo assessore della giunta Cittadin, conteso tra le varie correnti interne del partito. Quest’ultima partita, però, sembra sia stata messa in pausa in attesa che le parti trovino un accordo. Accordo che, stando alle voci in circolazione, avrebbe la strada in salita vista la tensione che si respira nel partito in questo momento. La palla, comunque, è nelle mani del commissario provinciale Bartolomeo Amidei e del sindaco Valeria Cittadin. Ma, a quanto pare, nessuno dei due vuole forzare la mano.

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