Incendio, si cercano le cause

ARIANO POLESINE - Città ancora sotto shock a quasi due giorni dallo spaventoso incendio che, scoppiato alle 15 di venerdì, ha devastato l’azienda Medusa Regnoli. Sul posto anche ieri i vigili del fuoco si sono dati i turni per controllare che non ci fossero focolai, con anche il gruppo operativo speciale di Verona (Gos) accorso con gli escavatori, per assicurare lo smassamento. Mentre le indagini sulle cause dell’incendio sono aperte.

Per domare il rogo di Ariano sono intervenuti i vigili del fuoco, accorsi da Adria, Rovigo, Castelmassa, Codigoro, Ferrara, Piove di Sacco, Venezia e Verona con quattro autopompe, sette autobotti, due autoscale, due carri schiuma per un totale di 35 operatori coadiuvati dal funzionario di guardia per tentare di domare l’incendio che, all’arrivo delle squadre aveva già interessato gran parte del capannone, con una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza.

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L’intera azienda grande oltre 10mila metri quadrati è stata subito evacuata. Drammatiche le immagini del crollo di una parte dello stabile, utilizzato per le lavorazioni. La struttura completamente divorata dalle fiamme, che hanno interessato circa 7 mila metri quadrati. Coinvolto dalle fiamme anche un altro magazzino, la cui parete perimetrale durante le operazioni di spegnimento è crollata verso l’esterno, finendo contro dei serbatoi di azoto, anidride carbonica e il deposito dell’olio utilizzato per le lavorazioni.

Alle 23 di venerdì l’incendio era stato del tutto circoscritto, ma restano presenti dei focolai all’interno del corpo centrale del capannone, che saranno spenti del tutto attraverso la rimozione delle macerie (il cosiddetto smassamento). Le cause dell’incendio sono al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco e le operazioni del personale sono proseguire tutta la notte e nella giornata di ieri. Le squadre sono riuscite a salvare la parte amministrativa e uno dei magazzini dei prodotti finiti.

“Le auto del personale sono state tutte rimosse mentre nel pomeriggio di oggi (ieri per chi legge) parte dei dipendenti è riuscita ad accedere alla zona degli armadietti per recuperare i propri effetti personali, tra cui anche i cellulari, lasciati sul posto a causa della necessità di evacuare immediatamente l’edificio - spiega il sindaco Luisa Beltrame - Contiamo di riprendere nella giornata di domani per permettere a chi non vi è riuscito, circa una cinquantina di dipendenti, di recuperare le proprie cose”. Rimane, seppur a scopo precauzionale, l’ordinanza che invita i cittadini a tenere chiuse le finestre e le porte delle proprie abitazioni. “Ed ️evitare la permanenza all'aperto - sottolinea Beltrame - L’incendio è stato circoscritto ma esce ancora fumo ed il personale dei vigli del fioco è ancora al lavovoro. Invitiamo quindi i cittadini a non sostare nei pressi dell’azienda per non ostacolare o rallentare il loro intervento”. Tra le altre prescrizioni il lavare accuratamente gli ortaggi raccolti nelle aree interessate e il ️non utilizzare apparecchiature che aspirano aria dall'esterno nel caso in cui gli edifici siano raggiunti dai fumi.