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As2 è in difficoltà, lavoratori in allarme

“Trasferito un servizio da 450mila euro, vogliamo capire il piano industriale e la tenuta dei conti”

"Il caso As2 non esiste: lo certifica Anac"

Allarme As2. La società di servizi strumentali si trova in uno stato di difficoltà, legato anche alla perdita di affidamenti da parte del Comune di Rovigo. E la mancanza di un servizio che assicurava 450mila euro.

E’ emerso da un incontro fra sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil e rsu della società partecipata da molti Comuni polesani, fra cui Rovigo. Un incontro con una relazione inviata allo stesso Comune di Rovigo. All’incontro i lavoratori hanno evidenziato forti preoccupazioni per il futuro dell’azienda, oltre a sollecitare un incontro con i vertici di As2.

Per i sindacati manca la garanzia “di una progettualità consolidata nei numeri e negli affidamenti che consentano alla società di programmare il perimetro di intervento e la sostenibilità economica e finanziaria”. Rispetto agli anni precedenti l’azienda è “privata di circa 450mila euro per il venir meno del servizio bollettazione affidato dai Comuni soci e trasferito nel 2024 alla società Ecoambiente. Ciò determina la presenza di un organico impegnato da più di dieci anni in tale servizio che si trova ora privato del contenuto prevalente delle proprie funzioni. Ai soci i sindacati chiedono “se non sia possibile valutare altre scelte per garantire continuità del servizio che possa essere svolto dal medesimo personale formato nel corso degli anni in AS2”.

Sindacati e rsu chiedono “la condivisione in tempi celeri del progetto industriale che a oggi appare circoscritto alle dichiarazioni di intenti pervenute dopo le elezioni amministrative nei vari Comuni. Si chiede quindi un piano dettagliato al fine di comprendere l’occupabilità e impiegabilità del personale e, soprattutto, capire se esiste un futuro all'interno della struttura organizzativa”.

Inoltre la richiesta di avere l’elenco degli affidamenti e i valori economici che da essi discenderanno e la durata degli stessi, per “comprendere se, oltre al servizio Itc unico con durata garantita al 2030, il management dell’azienda sia nelle condizioni di delineare il piano industriale e soprattutto sia messo nelle condizioni di governare il processo industriale di As2”.

Superata la criticità che riguardava la natura di società in house e che ha determinato nel 2023 e 2024 lo stallo operativo, oggi le preoccupazioni per il futuro aziendale “non appaiono dipanate. Ciò ingenera instabilità e incertezza che potrebbero portare i singoli a scelte diverse disperdendo professionalità ed efficienza di servizi. Tale situazione potrebbe essere evitata solo con un meccanismo di trasparenza rispetto al progetto che l’assemblea dei soci e il cda hanno per il futuro”.

I sindacati infine chiedono “se viste le notizie rese pubbliche nei giornali rispetto alle difficoltà economiche e finanziarie del 2024 non sia in pregiudizio la solidità e la solvibilità della società soprattutto nei confronti dei dipendenti”. E ancora si chiede “di verificare se l'assunzione del dirigente, che si sta svolgendo in questi giorni, sia economicamente sostenibile”. Rsu e sindacati chiedono poi ai dirigenti riscontro alla richiesta di incontro.

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