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L'allarme

"Piano d’azione contro l’aviaria"

Cia: "Per proteggere la filiera”

"Piano d’azione contro l’aviaria"

Un piano vaccinale nazionale per contrastare l’influenza aviaria, i cui primi focolai si trovano attualmente fra le province di Venezia, Treviso e Verona. Nessun caso, per il momento, negli allevamenti polesani, ma l’attenzione rimane massima. “Abbiamo chiesto al ministero della salute l’attuazione di provvedimenti concreti e tempestivi per proteggere gli allevamenti e garantire la sicurezza alimentare”, sottolinea Cia Rovigo. Il settore avicolo regionale rimane strategico per la nostra Regione: sono 6.300 le aziende censite, per un fatturato di 700 milioni di euro all’anno e una produzione di carne pari al 30% del totale nazionale.

“Il piano concordato è fondamentale per difendere il nostro patrimonio zootecnico e garantire la sostenibilità del comparto avicolo - spiega il presidente di Cia Rovigo, Erri Faccini - Un intervento preventivo che affianca e integra le rigorose misure di biosicurezza negli allevamenti”. Nello specifico, il programma includerà una serie di interventi coordinati tra autorità sanitarie, operatori del settore e organizzazioni di categoria, con l’obiettivo di contenere l’influenza aviaria e garantire un intervento rapido in caso di ulteriori cluster. Quanto al piano vaccinale, “prevederà una stretta collaborazione con gli enti preposti alla salute animale e alle politiche veterinarie, con una particolare attenzione alla formazione degli allevatori e alla gestione dei rischi sanitari da parte del Centro di referenza nazionale”.

“Abbiamo compiuto un passo dirimente verso la protezione degli allevamenti e la salvaguardia della salute pubblica”, conclude Faccini.

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