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Polo natatorio sotto inchiesta

Frigato: “Verifichiamo le responsabilità politiche e amministrative dal 2014 ad oggi”

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La commissione d’inchiesta sul polo natatorio è sempre più vicina: la sua istituzione approderà in aula nella prossima seduta di consiglio comunale. La data non è ancora stata fissata ma, indicativamente, dovrebbe essere convocato entro la fine di febbraio.

Martedì il capogruppo di Rovigo si ama Federico Frigato ha incontrato il presidente del consiglio comunale Mattia Moretto per definire l’oggetto della proposta di delibera che verrà inserita all’ordine del giorno. Ad annunciarlo è lo stesso Frigato che ha presentato la richiesta della commissione: “Il prossimo consiglio comunale - dice - dovrebbe approvare la delibera di istituzione della commissione d’inchiesta sul polo natatorio”.

Il consigliere, a proposito della scelta del titolo della proposta di delibera, spiega di essere stato incaricato di un compito insolito: “Anche se con un iter anomalo - evidenzia - perché è stato chiesto a un consigliere, seppur proponente la commissione, di predisporre l’oggetto della delibera, l’importante è che si inizi a lavorare per verificare quanto successo in questi anni sia sul piano politico che amministrativo”.

L’oggetto della delibera sarà il seguente: “Indagine sulla gestione del polo natatorio di Rovigo: verifica ed analisi dal 2014 ad oggi”. L’arco di tempo che l’indagine abbraccerà è stato modificato dallo stesso Frigato lo scorso ottobre. La versione originale proponeva di approfondire i fatti “dalla chiusura del concordato fallimentare, avvenuta nel gennaio 2021, fino ad oggi”. Poi, di fronte alle richieste del gruppo Civica per Rovigo e dell’ex sindaco Edoardo Gaffeo, il periodo di indagine è stato ampliato: “Se la precedente commissione ha indagato sul periodo che va dall’approvazione del project financing al 2013 – aveva spiegato allora Frigato - questa commissione può fare altrettanto dal 2014 ad oggi”.

Frigato annuncia anche che non presiederà la commissione: “L’avevo detto: la mozione incarnava la volontà di ricerca della verità dei fatti - prosegue - senza pregiudizi e senza posizioni predefiniti. E, proprio per dimostrare che l’azione della nostra lista andava solo ed esclusivamente in quella direzione, ho comunicato ai capigruppo di opposizione che non intendo presiedere la commissione. La presidenza, infatti, spetta da statuto alla minoranza. La delibera dovrà prevedere una durata dei lavori, eventualmente prorogabili. Ogni gruppo sarà rappresentato favorendo così partecipazione e condivisione garantendo l’imparzialità. E senza che nessuno possa ascriversi meriti che non ha”. E, alla fine conclude. “Ne approfitto per ribadire che questa giunta come non ha avuto responsabilità sulla chiusura, così non ha nessun merito sulla riapertura. La gara, così come i lavori, sono iniziati con il commissario prefettizio, che ringrazio a nome dei cittadini. Loro hanno lasciato solo che trascorresse il tempo”.

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