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"Nessun problema nell'aria, dopo il rogo"

L'annuncio di Arpav

"Nessun problema nell'aria, dopo il rogo"

Incendio alla Regnoli, Arpav conferma che le analisi non hanno evidenziato criticità. Si attendono invece gli esiti delle analisi dei microinquinanti che saranno comunicate non appena disponibili. Lo rende noto la stessa Arpav, attraverso un comunicato, dopo il vasto incendio che ha colpito, nel pomeriggio del 24 gennaio, lo stabilimento.

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Le fiamme hanno devastato gran parte dell’impianto, risparmiando solo una parte del magazzino prodotti finiti e gli uffici. Sul posto erano intervenuti i Vigili del Fuoco ed il personale Arpav, per monitorare eventuali impatti ambientali e fornire supporto alle operazioni di spegnimento. In via precauzionale, su suggerimento di Arpav e del dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 5 Polesana, il sindaco aveva emesso un’ordinanza per invitare i cittadini delle zone limitrofe a tenere porte e finestre chiuse fino a nuova comunicazione.

L’allerta era stata estesa anche all’Arpae di Ferrara, dato che il fumo aveva interessato la frazione di Ariano Ferrarese, nel comune di Mesola. Secondo le previsioni meteorologiche, al momento dell’incendio il vento soffiava da nord-est con una velocità di circa 2 metri/secondo, senza variazioni significative nelle ore successive. Per valutare la qualità dell’aria, Arpav ha effettuato diversi campionamenti con canister: uno alle 18:40 in via Mazzini, a circa 25 metri dalla prima abitazione vicina all’impianto, un altro quattro ore dopo in via Puccini, a 70 metri dallo stabilimento.

Nella serata era stato prelevato un ulteriore campione nel giardino della residenza sanitaria assistenziale A. Pedrelli, con l’obiettivo di analizzare la presenza di microinquinanti organici come diossine, furani, Pcb e Ipa. Le prime analisi, però, non hanno evidenziato criticità nella qualità dell’aria. Per quanto riguarda le acque utilizzate per lo spegnimento, non sono state segnalate problematiche particolari, poiché i liquidi sono confluiti regolarmente nel depuratore di Ariano nel Polesine. Anche il gestore dell’impianto Acquevenete è stato allertato per verificare eventuali impatti. Le operazioni di controllo ambientale sono proseguite fino al 27 gennaio, con ulteriori verifiche per completare il monitoraggio della situazione.

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