Cerca

fiesso umbertiano

“Un indelebile segno di memoria”

Emozione durante la posa di tre pietre d’inciampo per Ermann, Werner Schloss e Lilli Sander

“Un indelebile segno di memoria”

Celebrata la giornata della memoria attraverso la posa di tre pietre d’inciampo per ricordare Ermann, Werner Schloss e Lilli Sander, che dopo aver vissuto a Fiesso Umbertiano furono deportati nel 1944 ad Auschwitz dove trovarono la morte.

“E’ stata una cerimonia davvero toccante - ha affermato il primo cittadino Luigia Modonesi - dal profondo valore storico e culturale che ci deve insegnare a continuare con convinzione nel percorso di ‘memoria’, coinvolgendo tutta la comunità e soprattutto i nostri giovani”. L’evento si è tenuto davanti alla biblioteca comunale e ha visto la partecipazione del sindaco Luigia Modonesi con tutta l’amministrazione comunale e di numerosissime autorità civili, religiose, militari ed appartenenti alle istituzioni, tante rappresentanze delle associazioni, l’Istituto Comprensivo con i suoi studenti ed insegnanti, il prefetto di Rovigo Franca Tancredi, il questore di Rovigo Eugenio Vomiero, il rabbino capo della comunità ebraica di Ferrara Luciano Meir Caro, il presidente della comunità ebraica di Padova Gianni Parenzo, l’assessore della Regione Veneto Cristiano Corazzari, la consigliera della Regione Veneto Laura Cestari, il direttore dei servizi sociali Ulss 5 Polesana Marcello Mazzo e il parroco don Antonio Rossi.

“Importante è stata la collaborazione con l’associazione ‘Il Fiume’ con la sua presidente Chiara Fabian, con Elisa Braiato che ha accompagnato la cerimonia con le sue musiche e il coinvolgimento degli studenti della scuola primaria e secondaria di Fiesso - ha proseguito il primo cittadino -. I ragazzi hanno letto testi dedicati alla Shoah e suonato brani significativi con il flauto dolce, accompagnati dal professor Michele Zappaterra”.

Toccante è stata la partecipazione di Iride e Rosa Bombonati che hanno ricordato i momenti di vita familiare vissuti con gli Scholss, che vivevano in due stanze collocate nell’ex locanda ‘Due Mori’ in regime di internamento libero nel Comune di Fiesso Umbertiano, gli Schloss con Aldo e Mario Bombonati avevano tessuto un legame che nel tempo si è rivelato indissolubile.

“Le tre pietre d’inciampo, realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig, sono state posizionate nel gradino d’ingresso della biblioteca comunale e vogliono rappresentare un indelebile segno di memoria e monito per le generazioni future, affinché nessun popolo possa vivere le atrocità vissute dagli ebrei degli anni del nazismo e del fascismo - ha concluso il sindaco Modonesi -. Un grazie sincero anche alla ditta Veronesi Porfidi, in particolare ad Andrea Veronesi per l’impegno e l’attenzione dedicato alla posa delle pietre d’inciampo”. Alla cerimonia è intervenuta la consigliera regionale Laura Cestari che, dopo aver portato i saluti della Regione Veneto, e ha ringraziato l’amministrazione comunale per l’invito e per l’iniziativa organizzata.

“Sui libri si trova la storia già raccontata ma, ovviamente, non c'è spazio per la storia locale e il Polesine di storia locale ha tanto da raccontare, soprattutto per quanto riguarda la seconda guerra mondiale e le vittime di questa immane tragedia che è stata l’Olocausto - ha detto la consigliera Cestari che ha poi raccontato di avere la fortuna di avere in famiglia la cognata che sta portando la testimonianza della sua nonna ebrea, deportata in diversi campi di lavoro e concentramento - e lo fa raccontando il bello della vita che è un po’ quello che dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni – ha concluso Cestari - cioè essere consapevoli delle nostre radici, da dove veniamo e quanto accaduto ma per ricordare quanto la vita vada difesa e preservata, così come va difesa e preservata la libertà. Ringrazio l’amministrazione per l’iniziativa della posa delle pietre d’inciampo perché obbligano, appunto, ad inciampare sulla storia e a non dimenticare”.

“L’evento ha profondamente emozionato la comunità fiessese, unendo, attorno alla posa delle pietre d’inciampo, istituzioni, famiglie e giovani in un importante tributo volto alle vittime dell’Olocausto”, ha concluso il sindaco Modonesi. La cerimonia si è conclusa con un messaggio corale rivolto alla conservazione e alla riflessione della memoria storica, affinché la fratellanza tra tutti i popoli possa essere la base su cui costruire il futuro di tutti.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400