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Adriano muore sul lavoro a 65 anni

Il commosso ricordo del figlio: "Era instancabile"

Il tragico destino di Adriano Rigon: un lavoratore instancabile fino alla fine

Adriano Rigon, un nome che risuona con forza nella comunità di Curtarolo, in provincia di Padova. Un uomo che, nonostante avesse raggiunto l'età della pensione, non aveva mai smesso di lavorare. La sua dedizione al lavoro era tale che, anche ieri, 30 gennaio, si trovava sul tetto di un capannone per un semplice sopralluogo. Un compito che, purtroppo, si è trasformato in tragedia. Rigon è precipitato da un'altezza di sette metri, perdendo la vita sul colpo.

La notizia della sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nella sua famiglia, composta dalla moglie Paola Liparini e dai figli Genny, Martina, Hillary e Alessandro, ma anche in tutta la comunità. Adriano era conosciuto e rispettato non solo per il suo lavoro, ma anche per il suo impegno nell'associazionismo, in particolare nell'ambito della caccia. La sua famiglia, proprietaria di un noto negozio di calzature a Santa Maria di Non, è sempre stata un pilastro della comunità locale.

Adriano Rigon rappresentava l'archetipo del lavoratore instancabile, una figura che sembra appartenere a un'altra epoca, ma che è ancora presente in molte realtà italiane. La sua storia ci ricorda quanto il lavoro possa essere una parte integrante dell'identità di una persona, un elemento che va oltre il semplice sostentamento economico. 


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