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l'allarme

Ed ecco la truffa del finto broker

Raggiro tra Rovigo e Verona, donna perde 15mila euro

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Chi non ha mai sognato di investire nel mondo del calcio, magari nella prestigiosa Serie A, e vedere i propri risparmi crescere come un rigoglioso prato verde? Tuttavia, non sempre i sogni si trasformano in realtà, e talvolta possono diventare incubi. È il caso di una donna residente nella provincia di Ancona, vittima di un ingegnoso raggiro orchestrato da cinque finti broker provenienti da diverse città italiane, tra cui Rovigo e Verona.

La truffa, secondo le attuali ricostruzioni, ha avuto inizio con un semplice post su Facebook, un'esca perfetta per attirare l'attenzione della vittima. Cliccando su un link presente nel post, la donna è stata reindirizzata a un sito di trading online, dove ha ingenuamente inserito i propri dati personali. Da quel momento, è stata contattata da sedicenti investitori che le hanno proposto affari apparentemente vantaggiosi, tra cui investimenti nella Serie A di calcio. Un sogno per molti, ma in questo caso, un incubo mascherato da opportunità.

Inizialmente, la donna ha effettuato piccoli versamenti tramite bonifico, partendo da 250 euro. Tuttavia, come spesso accade in questi casi, le somme richieste sono aumentate progressivamente, fino a raggiungere un totale di 15 mila euro. Un crescendo di richieste che ha portato la vittima a fidarsi sempre di più dei suoi interlocutori, ignara del fatto che stava cadendo in una trappola ben orchestrata.

A farle aprire gli occhi è stato un amico, a cui la donna, su consiglio dei truffatori, aveva proposto a sua volta di investire. L'amico, insospettito, le ha suggerito di rivolgersi immediatamente alla polizia. È stato grazie a questo intervento che le indagini del commissariato di Senigallia hanno permesso di smascherare la truffa e di risalire all'identità dei responsabili.

I cinque truffatori, falsi broker residenti a Rovigo, Torino, Verona, Roma e Bari, sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per truffa. Un mosaico di città italiane che si intrecciano in una rete di inganni, dimostrando ancora una volta come la criminalità possa sfruttare la tecnologia e la fiducia delle persone per i propri scopi.


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