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IL LUTTO

Addio all'avvocato Franco: una vita tra i tribunali

Si è spento Andrea Franco, avvocato veneziano, baluardo della giustizia

Addio all'avvocato Franco: una vita per gli ultimi

La città e il tribunale di Venezia, e non solo, piange la scomparsa di uno dei suoi figli più illustri, l'avvocato Andrea Franco. Conosciuto per il suo impegno a favore dei diritti degli ultimi, Franco ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo conosceva. A 66 anni, dopo una lunga battaglia contro una malattia che non gli ha mai tolto il sorriso, è venuto a mancare ieri 31 gennaio . La sua vita è stata un esempio di dedizione e passione per la giustizia, un cammino che ha percorso con la stessa determinazione con cui attraversava le calli di Venezia.


Diplomato al Liceo Marco Polo e laureato all'Università di Ferrara, Andrea Franco è stato un avvocato noto non solo per le sue capacità professionali, ma anche per il suo impegno civico. Dal giugno scorso, lavorava nella commissione carcere della Camera Penale Veneziana, un ruolo che gli permetteva di continuare la sua battaglia per il miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri e per il diritto inviolabile di ogni individuo, anche dei peggiori assassini, di avere un difensore.

Franco era anche membro dell'associazione "Nessuno tocchi Caino", che si batte per l'abolizione della pena di morte nel mondo. La sua sensibilità verso i temi della giustizia e dei diritti umani era palpabile in ogni sua azione, in ogni sua parola. Non era raro incontrarlo in Campo San Giacomo da l'Orio, uno degli ultimi luoghi "vivi" di Venezia, dove amava passeggiare con la moglie Anna Capovilla e la loro cagnolina Glu.


Anche nei momenti più difficili, Andrea Franco non ha mai perso il suo spirito combattivo e il suo senso dell'umorismo. "Barcollo ma non mollo" era il suo motto, un mantra che lo ha accompagnato fino alla fine. Dopo un intervento chirurgico, aveva condiviso sui social la sua esperienza, raccontando con ironia e autoironia il suo percorso di malattia. "Quando mio padre si ammalò della stessa malattia che ho ora io, lo portai al centro di riferimento oncologico di Aviano. E nei pochi giorni in cui restammo lì lo sentii cantare: 'Io voglio vivere così, col sole in fronte e felice canto beatamente'. Ecco, anch'io voglio vivere così", aveva scritto.

Le testimonianze, anche dai colleghi di Rovigo e di chi lo ha conosciuto, sono unanimi nel ricordare Andrea Franco come un uomo brillante, aperto al dialogo e al confronto. "L'avvocatura, non solo veneziana, perde un vero signore, un bravo avvocato, un amico vero", ha commentato Tommaso Bortoluzzi, presidente dell'Ordine degli Avvocati. "Andrea amava questa professione, che esercitava con la sua ironia ed autoironia, in tutte le sue sfaccettature. Ha ricoperto incarichi prestigiosi, ma è sempre rimasto Andrea. Manca già". Renato Alberini, presidente della Camera Penale, ha aggiunto: "Oltre ad aver perso un valente collega, abbiamo perso soprattutto un caro amico. Lo ricordiamo tutti come persona brillante, aperta al dialogo ed al confronto, sempre pronto alla battuta: da lui abbiamo ricevuto la grande lezione di non prendersi mai troppo sul serio".

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