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Dalla Shoah alle Foibe per non dimenticare

Doppio appuntamento in sala Agostiniani

Dalla Shoah alle Foibe per non dimenticare

L’associazione “Cultura e territorio” a Polesella, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, vede il proseguimento di serate dai temi civili e in ricordo del passato. Lo scorso venerdì, in sala Agostiniani, è stato possibile riflettere in merito alla memoria della Shoah con la professoressa Maria Chiara Fabian dell’associazione culturale “Il fiume” di Stienta. È stato toccato un tema nuovo, poco esplorato, ovvero quello dell’internamento libero degli ebrei. Lunghe e accorate ricerche hanno così scoperto la farsa di questa finta libertà. Tante di queste situazioni hanno toccato proprio anche il Veneto. Pochi si sono salvati, molti sono stati uccisi. E tutto questo ha a che fare con la fattiva collaborazione dei fascisti italiani.

La relatrice ha poi proposto storie di solidarietà e amicizie che ancora oggi vivono tramite i discendenti di coloro che si sono salvati. L'unico pensiero consolatorio è che accanto a tanto orrore, in parte del genere umano prevale la pietà e la solidarietà. Ma gli appuntamenti non si fermano qui. il prossimo è previsto per il 7 febbraio alle 21, sempre in sala Agostiniani e sarà intitolato “Come potevamo tornare a casa in Istria, Fiume e Zara?”.

La serata sarà dunque dedicata al giorno del ricordo e vedrà la presenza della dottoressa Patrizia Lucchi Vedaldi, con la collaborazione anche di Anvgd Rovigo, Comitato 10 febbraio, Lega nazionale 1891 Polesine, Unuci Rovigo. La signora Lucchi Vedaldi presenterà le sue memorie sull’esodo giuliano-dalmata degli autoctoni, come le famiglie dei suoi genitori. Il tutto sarà corredato da fatti e testimonianze sulla base degli accordi internazionali del 10 febbraio 1947, ma anche degli accordi italo-jugoslavi di Belgrado e di Roma. Un nuovo momento di riflessione per tutti e per ricordare.

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