Nuovo assessore, trattative infinite

Trattative senza sosta per la nomina del nuovo assessore della giunta di palazzo Nodari. Nella settimana che il sindaco Valeria Cittadin ha indicato come decisiva per arrivare a completare la squadra di governo della città, ridotta a sette componenti dallo scorso 6 dicembre, quando ha ritirato le deleghe all’ex assessore Mattia Maniezzo, i giochi sembrano tutt’altro che chiusi. Lunedì è stata una giornata di incontri e colloqui all’interno di Fratelli d’Italia, partito a cui spetta il compito di proporre il nome del nuovo assessore. Il commissario provinciale del partito, il senatore Bartolomeo Amidei, ha infatti tenuto una serie di riunioni a tu per tu con qualche consigliere comunale, come Fabio Benetti e il capogruppo Renato Campanile, oltre che con l’assessore Matteo Zangirolami, sempre più lanciato verso la candidatura (l’unica a quanto pare) a coordinatore comunale nel congresso rodigino del 15 marzo. Quello che emerge tra gli scambi di informazioni tra i diretti interessati e gli altri esponenti del partito, è che Amidei sia ancora fermo sulla proposta di Cristina Folchini come assessore. Il nome, però, non incontra i favori di gran parte del gruppo consiliare, dato che sette consiglieri su nove pare si siano espressi a favore dell’ipotesi che il nuovo assessore sia scelto tra i componenti del gruppo. E secondo questa linea, i due nomi sul tavolo sono quelli di Marco Venuto e Andrea Denti. Una divergenza difficile da colmare con un compromesso che accontenti tutti. D’altra parte, però, più di un consigliere del gruppo fa notare che la nomina di un assessore “imposto” dal vertice provinciale senza che questo venga concordato con chi poi, in aula, deve alzare la mano e votare i provvedimenti proposti dallo stesso assessore non è il massimo come punto di partenza. Tanto più con un congresso comunale all’orizzonte che cambierà gli equilibri nel coordinamento cittadino del partito.