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Rimpasto di giunta i dubbi delle opposizioni

I commenti di Crivellari (Pd), Masin (Forum) e Rossini (Noi per Rovigo)

Rimpasto di giunta i dubbi delle opposizioni

La giunta di palazzo Nodari è cambiata ma il travaglio che ha preceduto il rimpasto non è piaciuto ad una parte dell’opposizione, quella rappresentata dal capogruppo Pd Diego Crivellari, il capogruppo del Forum Matteo Masin e il capogruppo di Noi per Rovigo Antonio Rossini.

Crivellari, parlando di “lungo psicodramma politico” che “si è chiuso, ameno per ora” ed augurando buon lavoro al neoassessore Andrea Denti, evidenzia: “Siamo costretti ad osservare che questa lunga parentesi di due mesi, resasi necessaria per chiudere la ‘vacanza’ dell'assessorato di Maniezzo e passata attraverso singolari vicende come il repentino cambio del capogruppo del partito di maggioranza relativa, non elimina nessuno dei nostri pesanti dubbi e non elimina di certo le tante incognite gravitanti sull'amministrazione. Basti pensare alla redistribuzione delle deleghe e dei carichi di lavoro, una faticosa revisione che proprio non sembra premiare il ruolo di Fratelli d'Italia, il partito che aveva fatto della sicurezza il proprio cavallo di battaglia e ora deve rinunciare pure alla gestione di questa delega: un fatto politico e amministrativo dal sapore altamente simbolico, specie di questi tempi”.

Secondo Masin, invece, in tutto questo “il dato più evidente è che non ci sono più stati né consigli né commissioni da fine anno. Tutto fermo, tutto bloccato. Questo, evidentemente, perché l'incertezza si è trascinata fino a ieri (giovedì, ndr). Con le scelte fatte finora, anche dopo un rimpasto che avrebbe potuto e dovuto sistemare eventuali ‘lacune’, abbiamo un commercialista che non si occuperà del bilancio ed una ex dipendente comunale (Giuliana Bregolin, ndr) che non segue il personale”. Infine Rossini, apprezzando la scelta di Denti che definisce “persona seria, coerente e preparata, che si renderà utile per la città e che la sua umiltà e modestia insieme alla sua preparazione culturale e professionale saranno di esempio ad alcuni assessori troppo concentrati a gonfiare il petto e a sorridere e a prendersi meriti di altri” mette l’accento sull’assegnazione della polizia locale e sicurezza alla Lega: “Vulnus politico di Fdi - conclude - dove la riorganizzazione delle deleghe è stato un conto amaro per le conferenze stampa di Maniezzo e Campanile che hanno creato sia imbarazzi istituzionali che la divulgazione di notizie che andavano concordate con chi di dovere, un agire che non è stato gradito dai vertici di rilievo anche a causa dell’esuberanza, del protagonismo e dei comportamenti non consoni da parte di chi dovrebbe avere conoscenza degli ambiti istituzionali”.

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