VOCE
ROVIGO
10.02.2025 - 11:10
Gli studenti erano in classe, prima delle lezioni, intorno alle 8.30 della mattina di oggi, lunedì 10 febbraio, quando una persona con il volto coperto ha - secondo le attuali informazioni - cominciato a spruzzare spray al peperoncino.
E’ successo all’Ipsia Marchesini e a compiere il gesto sarebbe stato un ragazzo, non è ancora chiaro se da un’altra classe dell’istituto o addirittura da fuori. La polizia, accorsa sul posto, dopo l’allarme immediatamente lanciato dalla scuola, sta lavorando alla sua identificazione, lavorando sia sui filmati che sulla videosorveglianza.
Nessuno, per fortuna, ha riportato conseguenze di rilievo. Subito è stato dato l’allarme e sono accorse tre pattuglie delle volanti della Polizia di Stato. In supporto, visto il primo allarme e la tipologia di evento descritto al telefono, anche una ambulanza del Suem 118, le cui cure non si sono per fortuna rese necessarie. Fortunatamente, infatti, nessuno studente si è fatto male.
Gli unici problemi si sono verificati per una bidella che ha problemi d'asma e ha fatto fatica a respirare, ma anche per lei non si sono rese necessarie le cure mediche.
Il personale delle Volanti ha acquisito i filmati di videosorveglianza e ha ascoltato vari ragazzi, per chiarire l'accaduto e individuare il responsabile.
Le testimonianze raccolte parlano anche di un altro episodio che ruoterebbe attorno all’istituto, avvenuto nel fine settimana. Un ragazzo del plesso Itis - Ipsia sarebbe stato aggredito e picchiato, nel posteggio della stazione ferroviaria, da altri quattro o cinque, non è chiaro se della sua stessa scuola o istituto o meno.
Al momento, tuttavia, non vi sono elementi di alcun tipo per ipotizzare collegamenti tra questa aggressione e l’incursione con lo spray al peperoncino compiuta nella mattinata di ieri. Ma descrivono un momento di forte tensione che si vive nell’istituto.
Parla di “emergenza che ci deve interrogare tutti come comunità educante” il dirigente scolastico dell’Iis Viola-Marchesini, Francesco Lazzarini, in riferimento ai fatti di ieri mattina.
“Ci tengo a precisare che è stata la scuola stessa a convocare le forze dell’ordine e l’ambulanza presso la sede dell’Ipsia di via Alfieri dopo che un ragazzo, prima dell’inizio delle lezioni, avrebbe spruzzato dello spray al peperoncino. Nostro dovere era verificare l’accaduto e soprattutto accertarci che nessuno degli studenti che stavano entrando in classe in quel momento fosse in qualche modo danneggiato. Per fortuna non ci sono stati feriti. Ora toccherà alla Polizia capire”.
Ma se l’episodio di via Alfieri non ha fatto danni, per il dirigente scolastico resta grave l’emergenza educativa che coinvolge soprattutto gli studenti del primo biennio sia dell’istituto professionale, sia del tecnico. “E’ innegabile: le difficoltà che stiamo registrando tra i più giovani, nella delicata fase di passaggio dalle medie alle superiori, sono tante, forse troppe. La scuola sta mettendo in campo tutto quello che può, attivando attività di mentoring, di coaching, di supporto psicologico, di formazione dei docenti… ma la scuola da sola non può risolvere”.
Lazzarini si appella ai Servizi Sociali, al Comune, alle Associazioni educative e agli Enti del Terzo Settore: “Abbiamo la necessità di fare rete, di individuare un referente, di lavorare in modo da sentirci davvero una Comunità educante e non scogli più o meno capaci di arginare una marea crescente. Segnalo la difficile situazione di piazzale Cervi, l’attuale stazione delle corriere, dove sono ormai troppi gli episodi di violenza tra i giovani; auspico una presenza di presidio continua delle forze dell’ordine, ma anche confido in interventi educativi in loco che possano mirare a prevenire prima che punire”.
“Rispetto al ruolo delle famiglie – aggiunge – la speranza è che siano presenti nella vita dei loro ragazzi, non solo quando serve sindacare un voto, ma per comprendere che cosa accade dentro il loro gruppo di amici, quali dinamiche vi siano e per condividere con gli insegnanti quel percorso di crescita che non è solo scolastico, ma umano e sociale”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco, Valeria Cittadin, dirigente scolastico in aspettativa. “L’episodio avvenuto all’Ipsia di Rovigo, con lo spray spruzzato in classe, non è una semplice bravata, ma un gesto deliberato e pericoloso che ha messo a rischio la salute di studenti, docenti e personale scolastico”.
“Una collaboratrice scolastica è rimasta lievemente contusa - continua il primo cittadino - segno che quanto accaduto non può essere liquidato con superficialità, come purtroppo spesso accade. Non si tratta di una ‘ragazzata’, ma di un atto che ha avuto conseguenze concrete e che avrebbe potuto averne di ben più gravi”.
Per Cittadin non si può restare a guardare con le mani in mano: “Serve una doppia risposta: da un lato, è giusto investire sulla prevenzione, sull’educazione e sul sociale per aiutare i giovani a comprendere il valore delle regole e del rispetto. Ma quando si oltrepassano certi limiti, quando si arriva a mettere in pericolo la sicurezza degli altri, servono misure severe e conseguenze chiare”.
Basta impunità dunque, per il sindaco che conosce bene il mondo della scuola: “E’ ora di dire le cose come stanno: non possiamo più permettere che chi commette certi atti pensi di farla franca, protetto da un clima di impunità. Chi sbaglia deve pagare e deve capire che la scuola e la città sono comunità fondate sul rispetto reciproco, non sull'anarchia e sull’assenza di regole. Come amministrazione continueremo a fare la nostra parte per garantire più sicurezza, potenziando la videosorveglianza, anche davanti ai plessi scolastici, e lavorando per una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio".
"Questo tema deve essere affrontato con risposte chiare e decise anche a livello nazionale. Non possiamo accettare che le nostre scuole diventino luoghi di paura. Siamo vicini a chi ha subito le conseguenze di questo gesto e continueremo a lavorare per garantire ordine e sicurezza. Un ringraziamento, alle forze dell’ordine per il loro rapido intervento, che ha sicuramente scongiurato ulteriori disagi e riportato tranquillità nella scuola”.
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