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Due milioni per l’argine di Boara

Stanziati fondi per opere di sicurezza anche lungo il Canalbianco tra Bosaro e Arquà

Due milioni per l’argine di Boara

Il contrasto al rischio idrogeologico parte da Roma e arriva direttamente a Boara Polesine. Ammonta a ben due milioni di euro il finanziamento che il Comune di Rovigo ha ottenuto dal governo per ristrutturare l’argine destro dell’Adige e metterlo in sicurezza contro le infiltrazioni. L’intervento plurimilionario riguarda esclusivamente il tratto arginale della frazione di Boara e a dare l’annuncio è l’assessore all’urbanistica Andrea Bimbatti, che esprime la propria soddisfazione anche in veste di cittadino originario della frazione. Perché due milioni di euro sono una cifra di tutto rispetto. Se poi si considera che il decreto ministeriale che dà il via libera allo stanziamento dei fondi per la messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico, la tutela ambientale, la difesa e la sistemazione del suolo, la mitigazione del rischio nelle aree più fragili sotto il profilo idrogeologico, finanzia in tutto 15 interventi solo per le regioni del centro e nord Italia, per un totale di oltre 71 milioni di euro (71.204.610 euro, per la precisione), ecco che il finanziamento destinato all’argine di Boara diventa ancora più prezioso. Non a caso, i ministeri coinvolti sono due: il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e il Ministero per la protezione civile e le politiche del mare.

“Anche Rovigo beneficia dell’intervento del Mase, il Ministero dell’ambiente guidato dall’onorevole Gilberto Pichetto Fratin di Forza Italia - commenta l’assessore Bimbatti - Un intervento di attenzione al Veneto sicuramente importante ma lo è altrettanto per la città di Rovigo vista la previsione di un intervento di due milioni di euro per il contrasto alle filtrazioni dell’argine destro del fiume Adige a Boara Polesine. Una criticità riscontrata dal Genio civile e dalla Regione che ha trovato risposta dal Ministero dell’ambiente. Questo non può che renderci soddisfatti visto il delicato tema del dissesto idrogeologico che non esclude nessuno da rischi, se non si fanno interventi di manutenzione o investimenti in nuove opere. Una risposta importante dal Ministero che ha riconosciuto la necessità della messa in sicurezza del nostro Comune”.

E ad esprimere soddisfazione è anche il sindaco Valeria Cittadin che parla di “dimostrazione di un territorio che merita sempre grande attenzione vista la sua fragilità, e - aggiunge - la programmazione di interventi diventa necessaria per garantire la sicurezza di tutta la città oltre ad evitare danni a persone o cose che possono verificarsi a seguito di eventi atmosferici importanti. Il fiume Adige rappresenta un ambiente naturale affascinante ed una risorsa, ma merita sempre controlli e manutenzioni e, a volte, opere che seppur costose diventano imprescindibili”.

L’intervento di rinforzo dell’argine destro dell’Adige a Boara Polesine non è l’unico finanziato in Polesine. Anche per il Canalbianco, infatti, è stata stanziata una cifra consistente: 1,3 milioni destinati alla sistemazione degli argini destro e sinistro del fiume nei territori di Bosaro, Arquà Polesine e Rovigo. Per entrambi gli interventi, sia sull’Adige che sul Canalbianco, è stato effettuato uno studio preliminare. Per i lavori a Boara il tempo di realizzazione stimato è di tre anni: 12 mesi per ultimare la progettazione, cinque mesi per l’aggiudicazione dei lavori e 19 mesi per effettuare l’intervento ed eseguire il collaudo delle opere. Di poco inferiori invece le tempistiche per i lavori sul Canalbianco: 30 mesi dei quali 20 per realizzare le opere e fare il collaudo.

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