VOCE
il caso
12.02.2025 - 18:51
C’era curiosità e attesa per ciò che avrebbe deciso il Giudice Sportivo in merito al discusso e tristemente noto fattaccio di razzismo accaduto domenica nel finale di Polesella-Borgo Anguillara, partita del girone H di Seconda categoria che è stata sospesa nel recupero del secondo tempo, con il punteggio di 1-2, a causa dell’abbandono del campo optato dall'intera squadra rossoblù come forma di sostegno verso il compagno Mamadou Diallo, vittima di insulti di matrice razzista da parte di un giocatore padovano, individuato in Giulio Quagliato.
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Come scrive lo stesso Giudice, “dagli atti ufficiali di gara risulta che al 48’ del secondo tempo, sul risultato di 1-2 per gli ospiti, il calciatore Giulio Quagliato della società Borgo Anguillara rivolgeva al calciatore avversario Mamadou Diallo (Giovane Italia Polesella), frase offensiva di stampo razzista, dopo aver subito un fallo da tergo e volontario da parte dell’avversario che lo rincorreva tentando più volte di commettere l’infrazione. In seguito all’offesa subita, il calciatore Diallo si scagliava contro il Quagliato colpendolo al viso con un braccio e facendolo cadere a terra, cercando nuovamente di aggredirlo ma veniva fermato dai compagni di squadra. Il direttore di gara, avendo colto tutta la dinamica di quanto accaduto, espelleva entrambi i giocatori".
"Venivano, così, a crearsi momenti di tensione che coinvolgevano diversi componenti delle squadre e la gara veniva sospesa temporaneamente da parte dell’arbitro. Dopo alcuni minuti il direttore di gara riteneva di riprendere la gara per i restanti minuti di recupero; contemporaneamente, però, la società ospitante Polesella si rifiutava di proseguire la gara, a seguito dell’offesa rivolta al proprio giocatore, e presentava attestazione scritta a firma del capitano e dirigente responsabile. L’arbitro prendeva atto della decisione della società Polesella di non continuare per i minuti restanti e per tale motivo si vedeva costretto a sospendere la gara in via definitiva”.
Ebbene il Giudice, pur condannando fermamente il deprecabile episodio, da regolamento, ai sensi dell’articolo 53 delle Noif (che sancisce la sconfitta a tavolino con annessi punto di penalizzazione e multa di 60 euro per la squadra che rinuncia per diversi fattori a disputare o concludere una gara), si è trovato costretto a sanzionare il Polesella con la sconfitta per 0-3 a tavolino, con 60 euro di multa e con un punto di penalizzazione in classifica. Per effetto di questa delibera, che farà discutere eccome, il Polesella scende al nono posto a 27 punti, mentre il Borgo Anguillara raggiunge al secondo posto il Boara a quota 37.
Oltre a ciò, sono state inflitte ben 10 giornate a Quagliato, l’autore dell’insulto razzista, e 4 a Diallo, che pur essendo la persona offesa ha partecipato alla rissa seguente, che ha portato anche alla squalifica di una giornata per il mister dell’Anguillara, Filippi, e per Tiozzo del Polesella. Resta la sensazione che, purtroppo, non sia di certo finita qui.
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