VOCE
il caso
13.02.2025 - 22:00
Nono anno di commissariamento per l’Iras. L’avvocato vicentino Tiziana Stella, infatti, è stata confermata commissario straordinario regionale: avrà sei mesi per verificare se esistono le condizioni per la realizzazione di un piano di risanamento. A deciderlo, la giunta regionale su proposta dell’assessore a sanità e sociale Manuela Lanzarin dopo che il tentativo di esternalizzare la gestione della casa di riposo di San Bortolo è finito con un nulla di fatto. Superati i prossimi sei mesi, determinanti per stabilire se Iras avrà un futuro, l’incarico commissariale, come si legge nella delibera regionale, sarà determinato “sulla base del tempo necessario alla conclusione delle operazioni di risanamento”.
Già, il risanamento: è questo il nodo particolarmente complesso che Regione, Iras e Comune di Rovigo stanno cercando di districare per salvare la casa di riposo rodigina gravata dai debiti. Ma, su questo fronte, una possibile via d’uscita è già stata delineata. E più che una novità, è una sorta di ritorno al passato. Nel senso che il commissario Stella, già stata commissario di Iras tra 2016 e 2018 e poi nuovamente nominata nel 2022, ha rimesso sul tavolo del sindaco Valeria Cittadin e dell’assessore Lanzarin il vecchio piano di risanamento che la giunta veneta aveva approvato il 30 dicembre 2022, mentre l’approvazione da parte dello stesso commissario risale al 4 maggio 2023. In altre parole, è stato recuperato il piano che era stato realizzato parallelamente all’accordo di programma che prevedeva il coinvolgimento di Ulss e Ater per dare un futuro a Casa Serena, oggetto di trattativa con l’allora sindaco Edoardo Gaffeo, poi naufragato. Sostanzialmente, si riprende lo schema della mozione “Chendi - Aretusini”, analogamente bocciata dall’allora maggioranza.
Quel piano, tra i presupposti per il risanamento dell’Iras, prevedeva la restituzione anticipata al Comune di Casa Serena, dal 2004 gestito da Iras sulla base della concessione-contratto stipulata tra i due enti, con il pagamento da parte del Comune in favore di Iras di 3,2 milioni “per il ristoro degli ammortamenti residui derivanti dalla gestione” di Casa Serena come previsto dalla concessione “per l’ipotesi di cessazione anticipata del rapporto”. Inoltre, per garantire un immediato sostegno al piano di risanamento predisposto dal commissario la giunta regionale aveva anche autorizzato l’erogazione di un finanziamento di 1,9 milioni. La delibera chiarisce che il piano in questione “ha incontrato la resistenza del Comune di Rovigo, che non ha assunto gli impegni economici di sua competenza e ha instaurato dinanzi al Tar del Veneto un contenzioso giudiziario” dal quale palazzo Nodari è uscito sconfitto. Ma la sentenza è stata impugnata dal Comune in Consiglio di Stato “e ad oggi il giudizio è ancora pendente”, anche se la giunta Cittadin e il commissario Stella hanno incaricato dei legali per studiare una proposta di transazione per chiudere il contenzioso. Per arrivare ad una transazione, Stella ha però stabilito un termine: entro il 31 marzo.
Il vecchio piano di risanamento, che dovrà essere “debitamente attualizzato su un orizzonte temporale di anni sei dal 2025 al 2030”, è stato recuperato in quanto “le azioni di gestione poste in essere dal commissario hanno determinato nel 2024 un tasso di occupazione dei posti letto pari al 98,7%, creando i presupposti per una gestione economicamente in equilibrio”, ma “in assenza di entrate straordinarie, non hanno ancora trovato completa soluzione le criticità relative alla gestione patrimoniale”. Ovvero, i debiti milionari restano sempre lì. “Le analisi svolte e i risultati prospettici stimati per l’orizzonte temporale 2025-2030 - si rimarca - hanno rilevato la possibile continuazione delle attività” ma la realizzazione del piano “non può prescindere dall’incasso da parte dell’Ipab delle somme dovute dal Comune”.
In tutto questo, Stella ha deciso di dismettere la palazzina di proprietà di Iras di via della Resistenza. L’immobile, che in una porzione ospita gli uffici della partecipata As2 mentre un’altra sua parte è in affitto al Comune, ha un valore di mercato stimato dall’Agenzia delle entrate, di 935mila euro.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE