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Oggi l’ultimo saluto a Livio Crepaldi

Toccanti parole di Antonio Giolo: “Molti sarebbero diversi se nella loro vita non lo avessero incontrato”

Oggi l’ultimo saluto a Livio Crepaldi

E’ il giorno dell’ultimo saluto al professor Livio Crepaldi: il rito delle esequie viene celebrato oggi pomeriggio alle 15.30 in Cattedrale, al termine la salma sarà avviata alla cremazione.

Il cordoglio della comunità adriese e polesana dilaga sempre più: ieri sera in Cattedrale si è riunita l’Azione cattolica per la recita comunitaria del rosario e una raccolta fondi a favore del Movimento per la vita.

Il sindaco Massimo Barbijani e l’amministrazione comunale nell’unirsi al dolore per la famiglia ricordano “Livio Crepaldi già consigliere comunale e assessore del nostro comune, persona di elevate qualità umane e professionali, grande protagonista della vita culturale e indimenticabile figura per la valorizzazione della sua città”.

Da parte sua il conservatorio Buzzolla ricorda “con gratitudine il suo operato in veste di presidente dell’Istituto, ruolo che ha ricoperto per numerosi anni e rende omaggio a una delle figure di maggior spicco nell’ambito culturale e che ha saputo incarnare i valori dell’associazionismo”.

Particolarmente toccante ed emozionante la testimonianza di Antonio Giolo, già insegnate e preside, nell’esprimere sentimenti di una sincera amicizia mai confusa con piaggeria o adulazione. “Era una persona di riferimento per tanti: per la città, per la provincia e anche in un certo periodo per il mondo cattolico regionale e nazionale, per la scuola e la cultura, cui ha dedicato tutte le sue energie e la sua passione: direi quasi che era un’istituzione vivente. Come tanti anch’io, in più occasioni, ho chiesto a lui consiglio, mi sono confrontato, anche da posizioni diverse, perché il suo parere era sempre di persona esperta della vita, saggia e coerente”.

E ancora: “Tanti hanno conosciuto il suo ruolo pubblico, il suo lavoro, il suo stile nella scuola, da preside sempre presente e attento ai docenti, agli studenti, ai rapporti con i genitori. Nell’Azione cattolica, nella biblioteca comunale, nella politica da assessore della Democrazia Cristiana a capogruppo della Margherita. Quindi socio fondatore del centro studi Agnese Baggio, che deve a lui ispirazione e sostegno, per un decennio consigliere nella fondazione Bocchi”. Sottolinea Giolo: “Ci sono persone come lui, che segnano un’epoca, danno un’impronta decisiva. Il suo equilibrio, la sua esperienza hanno orientato molti, autorità e semplici cittadini, nei diversi mondi che ha frequentato, in cui ha assicurato una presenza costante e sicura".

"In particolare la biblioteca deve a lui una rifondazione che ne ha fatto una delle istituzioni protagoniste della cultura della nostra città, con incontri pubblici con personaggi di alta cultura in diversi ambiti. Ovunque è passato ha lasciato un’impronta profonda. Anche nella fondazione Cariparo, la sua presenza è stata significativa e incisiva, sebbene non altezzosa e mai prevaricatrice. Molti di noi sarebbero diversi se nella loro vita non avessero incrociato la sua, perché è stato un maestro di vita”.

Conclude auspicando che si possa “coltivare il suo ricordo continuando a fare quello che lui ci ha insegnato, cercando di far crescere persone che seguano la traccia che lui a segnato”.

Chi ha vissuto a fianco a Livio in biblioteca comunale per tanti anni è Giosuè Paggioro, fondatore e instancabile animatore della biblioteca frazionale di Ca’ Emo. “E’ stato preside di tante generazioni di studenti – dice - uomo di profonda cultura e umanità. Grazie a lui la biblioteca comunale ha compiuto un salto di qualità e si è prodigato per la nascita di una biblioteca anche nelle frazioni. A lui dobbiamo l'istituzione della nostra biblioteca frazionale. E’ sempre stato molto legato a Ca’ Emo per l'amicizia che lo legava al parroco don Giuseppe Tinello, prima suo docente, poi collega. Per questo forte legame si è molto adoperato per la ristrutturazione del centro parrocchiale che è stato fu intitolato proprio al sacerdote. Crepaldi sarà ricordato sempre con tanto affetto e riconoscenza per tutto il bene che ha fatto e per il suo immenso contributo dato ad Adria e al suo territorio”.

Da una frazione all’altra, da Ca’ Emo a Bottrighe: “Una perdita importante per la città di Adria, per Bottrighe, per noi e la nostra biblioteca di cui Crepaldi era socio onorario” si legge in una nota dell’associazione la Biblioteca di Babele. Aggiunge Gabriella Veronese, vera anima della biblioteca per tanti anni: “Crepaldi lascia in noi tanti ricordi, ad attutire un poco il dispiacere per la sua dipartita, c’è l’impegno a mettere in pratica ciò che ci ha trasmesso: per tutti noi significherà onorare la sua memoria”.

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