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14.02.2025 - 08:46
Il Tribunale amministrativo del Veneto ha recentemente emesso una sentenza che ha suscitato un acceso dibattito nella città di Venezia. La decisione riguarda la legittimità dei test tossicologici imposti dal Comune ai gondolieri, una misura introdotta nel 2022 per garantire la sicurezza del servizio di trasporto pubblico non di linea. Il ricorso, presentato da un gruppo di gondolieri, è stato respinto, confermando così la validità delle misure adottate dall'amministrazione comunale.
La sentenza del Tar del Veneto rappresenta una vittoria significativa per il Comune di Venezia, che ha difeso la necessità di controlli rigorosi per assicurare che i gondolieri siano in condizioni psicofisiche ottimali. La decisione del tribunale ha respinto le contestazioni sollevate dai gondolieri, i quali, rappresentati dall'avvocato Jacopo Molina, avevano messo in dubbio la discrezionalità del Comune nel richiedere il prelievo di un capello per verificare l'assenza di consumo di sostanze stupefacenti. Questo tipo di test, più approfondito rispetto al tradizionale esame delle urine, è in grado di rilevare l'uso di droghe su un periodo di tempo più esteso.
Il Tar ha giustificato la sua decisione sottolineando che l'uso del test del capello è conforme al principio di proporzionalità e risponde all'obiettivo di tutelare l'interesse pubblico. La regolamentazione dei trasporti pubblici non di linea, infatti, rientra tra le competenze delegate dalle Regioni agli enti locali, e il regolamento comunale per il servizio di gondola del 1993 prevede già l'accertamento dell'idoneità psicofisica del personale. Inoltre, la scelta di affidare il test al laboratorio dell'Ulss 3 Serenissima non è stata considerata un onere eccessivo per i gondolieri.
La decisione del Tar ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, il Comune di Venezia ha accolto con favore la sentenza, vedendola come un passo importante per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Dall'altro, i gondolieri, che si sono visti respingere il ricorso e condannare al pagamento delle spese legali, stanno valutando con il loro legale la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato.
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