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VIA MARCHIONI

Alberi abbattuti: “Ci difendevano da rumore e smog”

Dopo l’intervento di Anas è un coro unanime: “Soluzione sbagliata. Non ne capiamo i motivi”

Alberi abbattuti: “Ci difendevano da rumore e smog”

Dopo l’intervento di Anas è un coro unanime: “Soluzione sbagliata. Non ne capiamo i motivi”

Nonostante l’altolà di Palazzo Nodari, i tentativi di blocco del disboscamento e il malcontento generale, per gli alberi che separavano la tangenziale Est e la ciclo pedonale di via Marchiori non c’è stato nulla da fare.

Il piccolo boschetto che ormai da anni offriva non solo riparo durante le calure estive ma anche un luogo verde a disposizione dell’attività motoria dei cittadini, ora non c’è più e lascia spazio all’affaccio direttamente sull’asfalto della statale 16.

Proprio l’ente titolare della strada, Anas, infatti, per motivi di sicurezza degli automobilisti, ha proceduto da venerdì scorso all’abbattimento degli alberi. In una settimana è scomparso un punto a cui i rodigini ormai avevano fatto l’abitudine, sia per coloro che abitualmente frequentano la pista, sia per quelli che saltuariamente decidono di fare una passeggiata lungo il suggestivo corso dell’Adigetto. Di fatto, una zona ancora rimasta intoccata, non esiste più e, proprio i cittadini, esprimono lo sgomento per una tale decisione che aggrava la situazione, già precaria, dell’aria nel capoluogo.

“Per conto mio, è sbagliatissimo. Abbiamo bisogno del verde - sentenzia Orio - Se lo tiriamo via siamo veramente alla frutta. Per chi va a camminare o passeggiare, ora respira ancora più smog e inquinamento”. E conclude amareggiato: “Basta, fermiamoci, pensiamoci un attimo prima di fare certe scelte, non lo trovo giusto”.

Condividendo il malcontento per la decisione di Anas, Luigi aggiunge: “Penso che sia un male. Gli alberi facevano da barriera per il rumore, l’odore, gli scariche e l’inquinamento delle auto che passano nella vicinissima tangenziale. Erano utili anche per un po’ d’ombra di ristoro”.

Tra i tanti utenti della ciclopedonale, Franco osserva: “Per me non è un bene, con quel verde, almeno si creava uno spazio d’ombra quando si camminava la mattina, specie durante il periodo estivo. Ora non c’è più niente”. E , in merito alle risposte date dall’ente che amministra la gestione della strada statale, commenta: “Non capisco bene i motivi, tra l’altro, non c’erano animali intrufolati all’interno della boscaglia o una situazione di degrado tale da deciderne un abbattimento”.

Anche per Roberto: “Una soluzione sbagliata, perché podisti e persone che vanno passeggiare prima erano un po’ separarti dalla tangenziale, ora ce l’hanno affianco”. L’estrema vicinanza, infatti, oltre ad incutere timore, continua: “Non mi sembra una soluzione adatta per una città che deve cercare di abbandonare sempre di più l’auto e cominciare a muoversi più con bicilette e mezzi sostenibili”.

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