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violenza sessuale

“Molestie all’amica della figlia”: genitore condannato

Contestate frasi oscene e un episodio di palpeggiamento

“Molestie all’amica della figlia”: genitore condannato

La condanna è stata a 1 anno, 8 mesi e 20 giorni: non banale, pur con l’applicazione della sospensione condizionale della pena. D’altro canto, tuttavia, nel valutare la decisione del giudice si deve anche tenere conto di come il reato contestato fosse estremamente pesante, ossia violenza sessuale, su minore, e di come la richiesta del pubblico ministero fosse stata decisamente più severa rispetto alla pronuncia: la pena domandata era stata, infatti, di sette anni di reclusione.

I fatti per i quali si era a giudizio, di fronte ai giudici del Collegio di Rovigo, risalivano all’estate del 2019. Imputato, un genitore di origine marocchina, sui 50 anni, che, nel paese dell’Altopolesine teatro degli episodi contestati, avrebbe in varie occasioni tenuto comportamenti inappropriati con una amica della figlia, come lei adolescente.

All’imputato venivano contestate frasi che avrebbe rivolto alla ragazzina che frequentava la sua abitazione, per amicizia con la figlia, con chiari riferimenti sessuali. In una occasione, per esempio, avrebbe detto all’adolescente: “Hai anche il piercing sulla lingua? Riesci a prenderlo tutto in bocca con il piercing sulla lingua?”. in un’altra occasione, incontrandola a una festa in paese, la avrebbe invitata a camminare piano, così che lui potesse guardarle il fondoschiena. Infine, in una circostanza, la minorenne sarebbe stata palpeggiata.

A difendere il genitore e a ottenere una condanna più mite rispetto a quella richiesta, con riconoscimento dell’ipotesi meno grave del reato contestato e la prevalenza delle attenuanti, l’avvocato Enrico Scarazzati.

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