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Anziana perseguita il don per 10 anni

Alla fine, viene condannata

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Nel cuore della Basilica di Sant'Antonio a Padova, dieci anni fa, si è consumato l'inizio di una vicenda che avrebbe sconvolto la vita di un sacerdote e di una comunità intera. Una donna di 72 anni, parrocchiana devota, ha incrociato il cammino di un prete di 55 anni, dando il via a una storia di ossessione e persecuzione che si è conclusa solo recentemente con una condanna a due anni e due mesi per stalking.

Tutto, secondo l'accusa, è iniziato con un inganno. La donna, fingendosi malata terminale, ha conquistato la fiducia del sacerdote, ottenendo il suo numero di telefono con la scusa di ricevere supporto religioso. Da quel momento, la sua vita è stata travolta da centinaia di telefonate e messaggi, che sono diventati sempre più ambigui e insistenti. Nonostante i tentativi del prete di sfuggire a questa situazione, trasferendosi prima a Bologna e poi a Genova, la donna è riuscita a rintracciarlo, trasformando la sua vita in un vero e proprio inferno.

La persecuzione non si è fermata alle telefonate. La donna ha seguito il sacerdote nei suoi spostamenti, appostandosi nei pressi delle sue nuove residenze e arrivando persino ad accusarlo falsamente di violenza, con tanto di denuncia alle autorità ecclesiastiche. Questo comportamento devastante ha costretto il prete a rivolgersi a uno psicologo per affrontare il trauma subito.

Dopo anni di tormento, la giustizia ha finalmente fatto il suo corso. Il processo a carico della donna si è concluso con una condanna per atti persecutori e calunnia. Tuttavia, il danno inflitto al sacerdote è stato profondo, logorandolo nel fisico e nell'animo. La sua storia è un monito su quanto l'ossessione possa distruggere vite e relazioni, e su quanto sia importante riconoscere e affrontare tempestivamente situazioni di stalking.


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