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Folle inseguimento di 10 chilometri

L'auto aveva cercato di sottrarsi al posto di controllo

Folle inseguimento di 10 chilometri

Un comportamento che, allo stato, è difficile spiegare, ma che sicuramente ha provocato una situazione di grave pericolo per numerosi utenti della strada e reso necessario un inseguimento di circa 10 chilometri da parte dei carabinieri.

"I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Adria - conferma infatti la nota stampa del comando provinciale di Rovigo - hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Rovigo un cittadino marocchino 38enne residente ad Adria perché ritenuto responsabile di resistenza a pubblico ufficiale.

"I militari operanti infatti, in temporanea sosta nel territorio comunale di Loreo per controlli alla circolazione stradale, notavano che un’autovettura, in movimento verso l’equipaggio dei Carabinieri, alcune centinaia di metri prima di giungere nel luogo ove si stava procedendo a un posto di controllo, si fermava, arretrava brevemente e invertiva la marcia a forte velocità; gli operanti si ponevano d’iniziativa all’inseguimento del veicolo, che aveva imboccato la strada per Porto Viro, richiedendo al contempo l’ausilio di altre pattuglie poiché il fuggitivo, oltre a non dare cenni di rallentare, stava costituendo un vero e proprio pericolo per le persone, transitando in piccole frazioni abitate ad elevata velocità in violazione di tutte le possibili norme di comportamento alla circolazione stradale".

"Più volte l’autovettura dei Carabinieri affiancava il fuggitivo, nel tentativo di porre fine alla sua corsa, ma questi si opponeva, ripetutamente, con manovre brusche e sterzate improvvise, anche nel tentativo di collidere con il veicolo istituzionale (ponendo così in essere un comportamento di attiva resistenza a pubblico ufficiale). Nell’ultimo tratto della fuga (protrattasi per poco meno di 10 km.), prima di essere finalmente bloccato in prossimità dei cantieri navali Visentini, il conducente si liberava, gettandolo negli arbusti adiacenti alla strada, di un involucro bianco. I militari, dopo averlo identificato, procedevano ad una perquisizione personale e dell’autovettura (atto poi convalidato dalla Procura della Repubblica di Rovigo) per la ricerca di sostanze stupefacenti, che dava però esito negativo. Al termine dell’intervento i militari procedevano anche al ritiro della patente di guida quale sanzione accessoria delle innumerevoli violazioni al Codice della Strada accumulate durante la fuga".

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