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RICORRENZE

Il carnevale non scalda i cuori

Più attivo soltanto chi ha figli piccoli: “Andremo in piazza insieme per fare un po’ di festa”

Il carnevale non scalda i cuori

Sarà incerto il nome, tra chi li chiama crostoli, chi frappe, chiacchere o galani: certo è che il carnevale è già entrato pienamente nelle vetrine di forni, bar e pasticcerie della città. Tra costumi e tradizioni, il periodo più colorato, pazzo, allegro dell’anno è già sbarcato anche in Polesine: molte le iniziative organizzate dalle amministrazioni comunali per festeggiare, con grandi e piccoli, i giorni che vanno dal giovedì grasso (27 febbraio) al martedì (4 marzo), ultimo giorno prima del Mercoledì delle Ceneri.

Se a Venezia si registrano numeri da record e un’invasione turistica, lo scorso fine settimana, che fa ritornare il tema dell’“overturism” e della fruizione sostenibile del patrimonio della città lagunare, a Rovigo la situazione è differente: i più piccoli festeggiano, insieme ai genitori, mentre, i giovani non sentono molto la festa, ne approfittano per ritrovarsi con amici e coetanei. “Come festa non la sento molto, sono abituata, da dove vengo, a viverlo come un periodo sempre molto acceso e frequentato. E’ ideale per passarlo in compagnia degli amici, questo sicuramente” spiega Claudia, confermando una tendenza giovanile più puntata sul trascorrere il tempo senza grandi festeggiamenti ma stando insieme.

Ma, tra questi, c’è anche chi il carnevale ce l’ha nel sangue: “Io facevo i carri allegorici una volta, ora, da cresciuta sento un po’ di meno il clima di festa. Purtroppo i giorni in cui si volgono le principali manifestazioni, sabato e domenica, sono a lavorare. Non posso muovermi molto per andare a vedere il carnevale in giro” commenta con nostalgia Arianna, aggiungendo però: “Nonostante questo, il giovedì o il martedì andrò a vedere la sfilata dei carri a Treviso, così giusto per vedere come sarà ma anche per stare insieme agli amici”.

Festeggerà in costume, tra maschere e coriandoli, Eva, che evidenzia: “Avendo tre figli piccoli, sento molto questo periodo. Penso che li porterò in giro per le piazze a festeggiare”, mentre Filippo conclude: “Come festa sinceramente non mi attrae molto, lo vedo più come un momento sì festivo ma più in piccolo”. E, in merito al ritrovarsi, aggiunge: “Se devo organizzare qualcosa con gli amici, sicuramente, lo faccio in piccolo, non come quando eravamo più piccoli”.

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