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Il crematorio torna a far discutere

Il gruppo “Tre torri-Badia ci piace” richiede un sopralluogo e il ritiro della delibera approvata

Il crematorio torna a far discutere

Ad un anno dall’approvazione, il gruppo “Tre torri-Badia ci piace” torna a chiedere il ritiro della delibera per la possibile realizzazione di un tempio crematorio a Crocetta.

Con una missiva indirizzata al sindaco e alla giunta comunale, e per conoscenza al prefetto di Rovigo, il consigliere di minoranza Luca Giusberti chiede “di effettuare un urgente sopralluogo di competenza al fine di accertare la presenza di aree residenziali e di ritirare la deliberazione al fine della più rigorosa osservanza delle indicazioni fornite dalla Regione Veneto”.

Richiamando il “documento di fattibilità per la costruzione e la gestione di un crematorio al cimitero di Crocetta”, approvato con delibera di giunta il primo marzo dell’anno scorso, il consigliere Giusberti, nella lettera, cita le “linee guida per la realizzazione di crematori nel Veneto” redatte dall’Arpav, nelle quali si dispone che “la realizzazione di un nuovo impianto di cremazione non è ammessa in prossimità (distanza minima 500 metri) di recettori sensibili (scuole, ospedali, asili, parchi e presenza di aree residenziali)”.

“Nel documento ‘Tempio crematorio di Badia Polesine. Valutazione previsionale di inquinamento atmosferico’ - sottolinea Giusberti - sarebbero chiaramente indicati due recettori sensibili ricadenti entro la fascia di rispetto (distanza minima 500 metri) dal previsto crematorio, ovvero un’abitazione in direzione sud-ovest in via Buonarroti, che disterebbe 310 metri, e la prima casa del centro abitato di Crocetta, sempre in via Buonarroti, che disterebbe 440 metri”.

Partendo da questi presupposti, “in ragione soprattutto della presenza di recettori sensibili nell'area in esame”, il consigliere di opposizione ha dunque formalizzato la richiesta di un sopralluogo e di ritiro della delibera approvata lo scorso marzo, allegando le firme di oltre una ventina di sottoscriventi.

L’ultima volta che l’amministrazione comunale ha parlato dell’argomento è stato nel corso del consiglio comunale dedicato al bilancio di previsione 2025, quando l’assessore ai Lavori pubblici Cristian Brenzan aveva ricordato la possibilità dell’arrivo di un impianto crematorio a Crocetta, “che si affida a un project financing, ma è legato ai pareri positivi da parte degli enti preposti”.

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