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regione del veneto

Aiuto a chi aiuta

Da 400 euro al mese

"Gli anziani nelle case di riposo necessitano del massimo livello di attenzione"

ono in arrivo in Veneto contributi della Regione pari a 400 euro al mese per 12 mesi a 12.114 persone di cui 9.476 sono assistiti in struttura e 2.638 a domicilio. Si tratta dello sviluppo del Progetto “Un aiuto per chi aiuta”. “Si tratta - fa notare l’assessore al sociale Manuela Lanzarin - di un buon impiego dei fondi Fse +, con l'istruttoria che è stata condotta da Azienda Zero e con le Ulss hanno fatto da sportello per avvicinare le persone e così permettere ad un'ampia platea di accedere ai fondi. Sostenere le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie è stato l’obiettivo del progetto ‘Un aiuto a chi aiuta’.

In Polesine sono stati erogato contributi per 453 persone dell’area medio e altopolesana, il cui Comune di riferimento è Lendinara; e 274 per il territorio di Adria che comprende l’area del Basso Polesine.

L’avviso aperto dal 4 ottobre al 3 dicembre 2024 ha visto oltre 16mila persone presentare domanda per accedere al fondo di 60 milioni di euro. Una misura avviata lo scorso anno, che si aggiunge alle politiche attuate in Veneto a favore degli anziani non autosufficienti attraverso il fondo per la non autosufficienza che per il settore in questione è di oltre 559 milioni di euro”. Il progetto parte dalla considerazione che le persone, con l’avanzare dell’età, non sono più in grado di svolgere le attività della vita quotidiana.

Nella prima fase può essere necessario affiancarle nelle loro commissioni e dare assistenza nelle attività casalinghe; con il tempo, poi, si intensificano i bisogni ed è necessario dare sostegno a tutte le attività personali come la somministrazione dell’alimentazione, piuttosto che di farmaci, il supporto alla deambulazione, l’igiene e la vestizione, fino al punto in cui non è possibile lasciarle sole. “Nella nostra Regione, così come in Italia - sottolinea Lanzarin - l’invecchiamento della popolazione rende necessario adottare nuove politiche a sostegno delle persone anziane e dei loro familiari che li aiutano. Si è voluto pertanto dare risposte al crescente fabbisogno assistenziale partendo da elementi oggettivi quali la valutazione Svama (scheda per la valutazione multidimensionale delle persone adulte e anziane) con punteggio di almeno 70 su 100 e l’Isee sociosanitario inferiore a 40mila euro, per le persone anziane siano esse assistite a domicilio o in struttura.

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