Cerca

il caso

Al comando arriva il "multometro": è polemica

"Obbiettivo: 2500 contravvenzioni"

Cala il numero dei vigili urbani ma raddoppiano le multe

Multe

Nel cuore del Nordest, a Udine, è scoppiata una polemica che ha coinvolto il comando della polizia locale. Al centro del dibattito, un dispositivo noto come "multometro", appeso all'interno dell'ufficio viabilità. Questo strumento, concepito per contare il numero di sanzioni emesse dagli agenti, ha sollevato interrogativi sulla sua opportunità e sulla possibile violazione della privacy. Il "multometro" non era solo un semplice conteggio, ma un sistema che fissava obiettivi ambiziosi: 30.000 sanzioni all'anno, ovvero 2.500 al mese. Un traguardo che, a gennaio, è stato superato con 2.972 multe, di cui 2.316 solo dal reparto viabilità.

La questione centrale è se il "multometro" rappresenti un incentivo alla produttività o una pressione indebita sugli agenti. Il comandante della polizia locale, Eros Del Longo, ha difeso lo strumento, affermando che non si trattava di un mezzo per "fare cassa", ma di un modo per monitorare e distribuire uniformemente i controlli durante l'anno. Tuttavia, alcuni agenti hanno espresso disagio per l'esposizione dei dati personali, sollevando dubbi sulla privacy, poiché l'ufficio viabilità è accessibile anche a persone esterne, come il personale delle pulizie.

L'assessora Rosi Toffano ha espresso una chiara disapprovazione per l'iniziativa, definendo il documento esposto "certamente inopportuno". Ha annunciato accertamenti per chiarire la dinamica e le responsabilità dell'accaduto, sottolineando che la polizia locale deve garantire il rispetto della legge senza trasformare il lavoro in una competizione interna. La sua posizione è stata netta: l'amministrazione non ha mai dato indicazioni per procedere in questo modo e prende le distanze da tali azioni.


Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400