VOCE
L'evento
22.02.2025 - 14:13
Tradizione, sapori del territorio e impegno per la sua salvaguardia si rafforzano anche a tavola. "Il cibo è un tema caro a tutti e Coldiretti si pone oggi come interlocutore per la difesa di quello che arriva dall’agricoltura, come nel caso di questa serata". Ha aperto così il neodirettore di Coldiretti Rovigo, Gerardo Forina la tradizionale "zena dei ossi", con lo scopo della condivisione e valorizzazione dei prodotti locali. Luciana Vallese e Giuseppe Tomaini oltre a rappresentare l’agriturismo più longevo del Polesine, aperto nel 1992, sono soprattutto gli organizzatori de la ‘zena co i ossi de majale’ che venerdì sera all’agriturismo Le Clementine di Badia Polesine con la collaborazione storica di Coldiretti Rovigo ha toccato la sua 29esima edizione.
C’è chi venerdì l’ha assaporata con tutti i sensi per la prima volta, insieme a chi le ha vissute tutte fin dall'inizio; La zena dei ossi non è solo un mero evento di cucina, ma un’occasione per raccogliere allo stesso tavolo personalità istituzionali, della politica, dell’economia e dell’informazione, favorendo lo scambio di opinioni in un’atmosfera informale, ma cercando di affrontare temi 'caldi' e di interesse generale, non solo dell’agricoltura, ma per il territorio nel suo complesso.
E ad assaporare i piatti della cucina tipica polesana, dai maltagliati agli "ossi del maiale" erano presenti il prefetto Franca Tancredi, il senatore Bartolomeo Amidei e l’onorevole Nadia Romeo, gli assessori regionali Cristiano Corazzari e Valeria Mantovan, il sindaco di Badia Giovanni Rossi, il questore Eugenio Vomiero, per i Carabinieri il comandante del reparto operativo Gianfranco Corsetti, la Guardia di finanza era rappresentata dal comandante Sebastiano Mario Rizzo. Presente anche Gian Michele Gambato vicepresidente della Camera di commercio, Pietro Girardi direttore generale dell’Aulss 5, i presidenti dei consorzi di bonifica Roberto Branco per Adige Po e Virginia Taschini per Delta Po assieme ai rispettivi direttori Marco Volpin e Rodolfo Laurenti, Silvio Parizzi ora direttore di Anbi Veneto, Mauro Giuriolo presidente di Bancadria. Infine tutte le rappresentanze di Coldiretti a più livelli e diverse testate giornalistiche locali.
Oltre ai numerosi complimenti da parte di tutti per l’ottima riuscita della serata, dopo aver gustato ‘i ossi’ e aver condiviso i piaceri della tavola, sono seguiti i saluti e gli interventi. Carlo Salvan, presidente provinciale e regionale di Coldiretti ha ribadito che "quando Coldiretti si definisce forza amica del paese non è solo uno slogan e proprio per questo serve il costante rapporto diretto con tutte le istituzioni, per la tutela del consumatore tramite la protezione del settore agricolo, soprattutto ora, in quanto si assiste a prese di posizione sul cibo che viene minacciato da più fronti". La lista delle criticità che coinvolgono l’agricoltura, ma anche la comunità polesana, va dal tema del granchio blu, alla risalita del cuneo salino, e poi i problemi creati dalle nutrie, i cambiamenti climatici, le speculazioni su energie alternative e molto altro.
Ma nelle parole delle istituzioni c’è stato l’impegno a fare più sistema per condividere soluzioni e, allo stesso tempo, cercare la chiave di volta per esprimere al meglio le grandi potenzialità del territorio. Molte eccellenze su cui puntare arrivano proprio dall’agricoltura e dalla pesca. Un dovere è quello di cercare di avvicinare i giovani ed evitare l’emigrazione, ha riferito l’assessore Valeria Mantovan, ma anche di trovare un modo per respirare e mangiare meglio, come ha sottolineato Pietro Girardi, direttore Ulss 5, affermando che il vero segreto per il futuro sarà invecchiare bene considerata l’aspettativa di vita che si è alzata. La prefetto Franca Tancredi ha affermato, che a 5 mesi dal suo arrivo, può affermare che "il Polesine è una terra stimolante, un’offerta su cui tutti devono ragionare e confrontarsi assieme perché questo territorio merita più di quanto ci si aspetta." Dalla Regione, l’assessore Cristiano Corazzari ha parlato dello stanziamento di 500 mila euro per un progetto in condivisione con i consorzi di bonifica per il contrasto e gestione della nutria.
I parlamentari Bartolomeo Amidei e Nadia Romeo hanno sottolineato la necessità di tutelare il nostro territorio e valorizzare chi lavora la terra e se ne prende cura, affrontando anche le varie criticità che lo stanno mettendo in difficoltà.
Il menù delle serata includeva sapore, storia, genuinità e tutela del prodotto italiano. Tutte ricette della cucina popolare che resistono al tempo e che abbracciano la necessità contemporanea dello ‘spreco zero’. Sorpresa di quest’anno la polenta fatta con la farina di mais "morado" una pannocchia viola con una lunga storia alle spalle presentata da Fabio Ortolan, noto storico della zona e il socio Coldiretti Rovigo che lo coltiva Gherardo Franza.
Infine appuntamento al prossimo anno per la trentesima edizione che, a gran sorpresa e con grande dispiacere, potrebbe essere l’ultima: Beppe e Luciana, vicini agli 80 anni, si dicono ormai convinti di appendere le chiavi al muro de Le Clementine per il meritato riposo.
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