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Adria

“Forte impegno per i giovani”

Il presidente Vianello ha omaggiato l’ospite con una stampa antica della città e il Numero unico

“Forte impegno per i giovani”

Una serata speciale per il Rotary club adriese, infatti il tradizionale appuntamento conviviale mensile ha visto la partecipazione di un ospite speciale: Alessandro Calegari, governatore del Distretto 2060, che riunisce i 96 club delle regioni Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto, per un totale di circa 4.450 soci.

Nel corso della serata il governatore ha approfondito l’anima più intima del Rotary, partendo dalla mission di “promuovere cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine, in quelle lontane, in ognuno di noi”. Pertanto ha ribadito che “la forza del Rotary non sta tanto nelle azioni del singolo individuo, quanto nel gruppo organizzato e coordinato. Così grazie a una rete di dimensioni mondiali, è in grado di fornire service a forte impatto. I servizi, peraltro, possono avere anche una dimensione più locale”.

E ancora: “Presupposto imprescindibile per la buona riuscita dei service è il gruppo, come insieme di persone accomunate da rispetto, comunità di intenti, e, perché no, da relazioni di amicizia: tanto più sono forti questi legami – ha insistito il governatore - tanto più potranno essere efficaci i servizi che il gruppo potrà offrire. In questo modo viene a delinearsi l’anima del Rotary, la sua identità, che è convivialità, ma soprattutto interesse per la comunità, nel senso etimologico del termine, ovvero interesse, stare in mezzo, che implica il contributo fattivo alla stessa nella dimensione del gruppo, all’interno del quale ciascuno può mettere a disposizione le proprie professionalità per il raggiungimento dell’obiettivo comune”.

Calegari ha quindi osservato che “il cambiamento non sempre e non necessariamente deve consistere in qualcosa di materiale: anche lo stimolo morale alla condivisione dei valori rotariani, tanto più se indirizzato verso le nuove generazioni, può essere di per sé un piccolo cambiamento e porre le fondamenta per progetti più ambiziosi”.

L’ospite ha quindi ribadito l’importanza del Rotary nei confronti delle nuove generazioni: “I giovani d’oggi – ha insistito - hanno molte più opportunità di quelle che avevano i giovani di un tempo, tuttavia gli stimoli che ricevono sono così tanti che è facile perdersi: in questo senso il Rotary può e deve fungere da modello e guida per la gioventù”. Ed ecco l’aspetto qualificante: “L’attenzione del Rotary verso i giovani non è volta solo al loro stimolo, ma anche alla ricerca di potenzialità da far emergere ed esprimere, ricercando e premiando il merito”. Tra gli obiettivi vi è quello di “riconoscere l’esistenza di diversità, di persone che non riescono a far emergere le proprie potenzialità. Per esempio quelle che versano in condizioni di difficoltà o di bisogno: è lì che si deve intervenire, cercando di valorizzare queste personalità per il contributo che tale singolo, se valorizzato, può fornire alla comunità in termini di cambiamenti positivi e duraturi. Il coinvolgimento dei giovani, peraltro, non passa solo attraverso la loro valorizzazione nella società, ma anche tramite il loro coinvolgimento all’interno dei Rotary club, affinché essi siano i leader rotariani di domani”.

Non poteva mancare un cenno alla figura di Paul Harris, fondatore dell’associazione Rotary international, il quale affermava che “lo scopo non è fare beneficenza, ma eliminare le cause che rendono necessaria la beneficenza”. Quindi Calegari si è complimentato con il sodalizio adriese che negli ultimi tempi ha ben interpretato gli ideali rotariani. In modo particolare ha molto apprezzato che “l’impegno profuso nel contribuire a ridare alla città di Adria una sua identità, step fondamentale per il suo rilancio economico e sociale”. E ha concluso con un appello che è anche un programma: “Dovete e dobbiamo crederci”.

Al termine il presidente Giovanni Vianello, affiancato dal presidente incoming Vittorio Boscolo Meneguolo, ha omaggiato l’illustre ospite con una stampa antica della città etrusca e una copia del Numero Unico della Pro loco.

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