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la mozione

“La città si dichiari antifascista”

Presentata da Pd e Associazione civica

“La città si dichiari antifascista”

Mozione per dire no al fascismo in consiglio comunale. La proposta arriva dalla minoranza che chiede che l’aula di palazzo Nodari definisca Rovigo “città antifascista”. La mozione è presentata da Diego Crivellari, capogruppo del Pd ed Elena Biasin, capogruppo di Associazione civica (sottoscritta da diversi consiglieri).

“L’apologia del fascismo - si legge nel testo - la propaganda e la promozione di ideologie di stampo fascista o neofascista, si pongono da sempre in aperto contrasto con i principi fondamentali della Costituzione e con le leggi (Scelba, Mancino) che colpiscono l’incitamento all’odio razziale, culturale e religioso. La città di Rovigo e il Polesine hanno partecipato attivamente alla lotta di liberazione nel corso dell’ultima guerra mondiale. Il centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, martire illustre dell’antifascismo italiano, è stato l’occasione per arricchire la riflessione sulla storia di Rovigo e del Polesine, nonché sulle radici antifasciste della nostra democrazia repubblicana. E ancora: “Le affermazioni di negazione o di attenuazione delle responsabilità storiche del fascismo italiano rappresentano un attacco ai valori della democrazia e della convivenza civile. L’apertura di sedi e la presenza in città di organizzazioni neofasciste porterebbe ad esasperare un clima di odio e divisione, minando la convivenza civile”.

Crivellari e Biasin dicono che “sono già diversi i Comuni italiani che, come Brescia, Verona, Vicenza, Milano e Ferrara, e anche in maniera bipartisan, hanno scelto di adottare clausole antifasciste nei rispettivi regolamenti comunali. Tali clausole prevedono che chiunque richieda concessioni o utilizzi beni e spazi pubblici debba riconoscersi esplicitamente nei principi della Costituzione Italiana, ripudiando il fascismo e ogni forma di totalitarismo. Per le opposizioni “dichiarare Rovigo una città antifascista e inserire una clausola antifascista nei diversi regolamenti si pone oggi come un chiaro atto di difesa dei valori della Resistenza, della democrazia e del rispetto dei diritti umani”.

Nella mozione che si punta a far approvare “il consiglio comunale di Rovigo impegna il sindaco e la giunta a contrastare ogni tentativo di legittimazione o diffusione di ideologie fasciste, razziste, antisemite o discriminatorie, inclusa la concessione di spazi pubblici a organizzazioni che si ispirano a tali ideologie; Sollecitare le autorità competenti a vigilare; modificare i regolamenti per la concessione di spazi e aree pubbliche del territorio comunale, inserendo una clausola antifascista che preveda che tutti i richiedenti di concessioni, autorizzazioni o l’uso di beni comunali debbano dichiarare di riconoscersi nei principi e nei valori fondamentali della Costituzione Italiana”.

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