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23.02.2025 - 13:02
La ventesima edizione del premio “Elio Botti - Come acqua saliente” va ad Andrea Rovelli con la tesi di laurea magistrale “Ricostruzione geologica e idrogeologica dell'area pilota del progetto Maurice: sviluppo del modello di flusso e simulazione di scenari di irrigazione” dell’Università di Milano facoltà dipartimento di scienze della terra. Conquista così un riconoscimento economico e la preziosa opera artistica firmata da Laura Nocco: una fusione a cera persa in argento e cristalli Swarovski, per evocare uno zampillo d'acqua che sgorga dalla terra.
Sono state assegnate anche due menzioni speciali: una a Valeria Lorenzi per la tesi di dottorato “The complex functioning of a karstic aquifer: integrated methods for the caractherisation of the Gran Sasso aquifer” dell’Università la Sapienza di Roma dipartimento scienze della terra; l’altra a Pietro Sottani per la tesi di laurea magistrale “Approccio geostatistico in supporto allo studio idrogeologico quantitativo entro un sito industriale in attività” dell’Università di Padova dipartimento di geoscienze. “Si tratta di studi – si legge in una nota della commissione del premio - che rientrano nell'ambito di progetti europei dove la collaborazione internazionale e l'applicazione delle più moderne metodologie di ricerca giocano un ruolo fondamentale nella messa a punto di soluzioni che contribuiscono al superamento della crisi da scarsità della risorsa idrica, dovuta allo stress che il cambiamento climatico infligge agli acquiferi e che riguarda l'intero pianeta”.
Tuttavia la cerimonia delle premiazioni ha vissuto un momento particolarmente significativo e altamente qualificante con la menzione speciale Fuori concorso a TehA, The european house Ambrosetti per il “Libro Bianco 2024 - Valore acqua per l'Italia” giunto alla 5^ edizione. TehA è fra i più prestigiosi istituti di studio e ricerca al mondo: la giuria del Premio Botti ha voluto riconoscere “il valore intrinseco della pubblicazione per la completezza delle informazioni e l’impostazione che ne facilita la fruibilità, ma anche la mission e il lavoro svolto attraverso la Community valore acqua, quale think tank capace di elaborare strategie e politiche che pongano il Paese all’avanguardia nella gestione sostenibile della risorsa acqua”.
Un premio alla carriera è stato conferito al geologo Alessio Fileccia. La giuria ha voluto rendere omaggio “a questo grande protagonista della geologia che ha segnato il progresso della disciplina con studi, progetti, docenze e consulenze in Italia e all’estero, dall’Europa all'Asia passando per l'Africa, completati da una preziosa attività rivolta alla formazione professionale di funzionari della pubblica amministrazione e tecnici specializzati in diverse discipline ambientali”.
Piena soddisfazione da parte del presidente del premio, Fabio Botti. “E’ stata un’edizione davvero straordinaria - afferma - Ancora una volta è emerso ciò che rende il premio un riconoscimento prestigioso, che gode della più ampia e qualificata considerazione, capace di individuare e valorizzare talenti e iniziative più innovativi e incisivi”. Il premio è promosso dalle due ditte adriesi Botti Elio e Cometria e gode di prestigiosi patrocini e collaborazioni, uno su tutti l’Università di Padova che ospita la cerimonia delle premiazioni, insieme al seminario, nel dipartimento di geoscienze. Infatti la giornata, come da consolidata consuetudine, è stata aperta da Nicola Surian, direttore del dipartimento.
Tema del convegno di quest’anno: “Pozzi per acqua: vita utile e cementazione” nell'ambito del ciclo “La progettazione dei pozzi per acqua - Università, progettisti e imprese a confronto” che ha fatto registrare un 50% in più di presenze rispetto agli anni precedenti e l’aula Arduino completamente gremita. Al seminario sono intervenuti, tra gli altri: Enrico Marcolongo, Ugo Franceschetti, Giorgio Giacchetti, Marco Petitta, Paolo Fabbri e Pietro Zangheri.
Osserva Fabio Botti: “Concretezza e sguardo al futuro hanno caratterizzato questa edizione del premio e seminario. Ci sembra questo il miglior modo per festeggiare l'ambìto e insperato traguardo dei 20 anni. Siamo molto orgogliosi e grati per tutto il lavoro di squadra che ci ha arricchiti umanamente e professionalmente, portandoci a questo risultato, dove impegno, amicizia e passione hanno fatto da impareggiabili propulsori”.
Prosegue il presidente: “L'illustrazione dei lavori premiati si è dimostrato un eccezionale momento di aggiornamento per i presenti che operano in un settore di nicchia ma di importanza strategica, come quello che riunisce perforazione di pozzi per acqua, idrogeologia e geotermia. Un comparto che ha segnato lo sviluppo del nostro Paese e continua a determinarne il progresso in termini di civiltà e benessere. In questa ottica – evidenzia Fabio Botti - si collocano le motivazioni della giuria, là dove hanno messo in luce oltre al valore intrinseco, anche le potenzialità degli studi che hanno meritato i diversi riconoscimenti, in quanto aprono a concrete prospettive di sviluppo sostenibile e diventano una valida risposta a sfide ambientali e allarmi che provengono dalle più autorevoli istituzioni in tema di salvaguardia del patrimonio idrogeologico”.
Nell’albo d'oro del premio, accanto a giovani talenti che negli anni sono diventati un riferimento per l'intera filiera acqua, in tutte le sue sfaccettature tecniche, scientifiche e culturali, figurano grandi protagonisti nel campo di ricerca, imprenditoria, servizi, comunicazione, arti e lettere, che hanno contribuito a diffonderne il valore e ad amplificarne il prestigio.
Così a suffragio della validità del profilo e delle motivazioni, ancora a distanza di anni, è possibile constatare che “sono stati l’universalità e le prospettive del tema - conclude il presidente - a convogliare l’attenzione su un’iniziativa unica al mondo, che con il suo carico di qualità, concretezza e tensione ideale ha sottratto l’acqua dalla palude della banalità, elevandola al rango dovuto di risorsa più preziosa”.
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