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Sanita’

Scatta la guerra alla legionella

Riscontrata la presenza del batterio in una scuola, disinfestazioni e controlli a tappeto

Scatta la guerra alla legionella

Trovata la legionella in un bagno di una scuola. Messa così sembra un annuncio allarmante. In realtà la presenza del batterio è stata riscontrata grazie agli accurati controlli preventivi dell’Ulss Polesana ed ha fatto scattare la sanificazione. Tutto senza che vi sia stato un caso di contagio, perché la macchina dei controlli ha funzionato a dovere. E, visto il primo riscontro, l’amministrazione ha provveduto a disporre ulteriori accertamenti in altri impianti potenzialmente “a rischio”.

Il primo avvistamento risale all’inizio dell’anno. Il 2 gennaio, infatti, l’Ulss Polesana ha trasmesso al Comune di Porto Viro gli esiti delle indagini effettuate dal personale tecnico ispettivo del Sisp, il Servizio igiene e sanità pubblica sugli impianti idrici della scuola media Pio XII, in via Gramsci: da questa indagine sono risultati positivi alla presenza del batterio legionella quattro punti di prelievo nei bagni della scuola.

Immediatamente è stato sospeso, in via cautelare, l’utilizzo dell’acqua nei punti risultati positivi al controllo. Poi, è stata disposta ed eseguita la disinfezione dell’impianto idrico dell’edificio scolastico, con un trattamento di shock termico della rete idrica sanitaria del nucleo bagni compromesso.

“Tutto ha funzionato al meglio - commenta il vicesindaco Thomas Giacon - Ringraziamo l’Ulss per le indagini preventive che hanno permesso di individuare la legionella e di eliminarla. Va detto, però, che la legionella è molto frequente dove ci sono delle cisterne, motivo per cui si eseguono i controlli. Inoltre, è sì pericolosa, ma solo sotto forma di vapore”.

In effetti, come spiega l’Istituto superiore di Sanità, “serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana. La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente legionella, oppure di particelle derivate per essiccamento. Le goccioline si possono formare sia spruzzando l’acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide. La pericolosità di queste particelle di acqua è inversamente proporzionale alla loro dimensione. Gocce di diametro inferiore a 5 micrometri arrivano più facilmente alle basse vie respiratorie”.

La legionella, infatti, prolifera soprattutto in ambienti acquatici caldi e si trova anche nei fiumi e nei laghi e in generale in tutti gli specchi d’acqua la cui temperatura non è eccessivamente bassa, anche se negli ambienti naturali è presente in dosi talmente basse da non costituire un pericolo. L’infezione da legionella non si trasmette da persona a persona, ma piuttosto viene trasmessa da vapori o microscopiche gocce di acqua contaminata, spesso in ambienti con aria condizionata. Come si legge in una circolare del Ministero della salute del 2015, il trattamento della legionellosi, essendo una malattia di origine batterica, passa soprattutto attraverso terapie antibiotiche. Tuttavia, molta importanza hanno anche le pratiche preventive che limitano la diffusione del batterio in ambienti a rischio, in particolare case di riposo e ospedali. Diventa infatti strategico controllare frequentemente le fonti d’acqua utilizzate, i sistemi di condizionamento, le tubature e i condensatori, per evitare colonizzazione batterica.

La legionellosi, infatti, è una patologia abbastanza fastidiosa, e, nota ancora l’Iss, “può manifestarsi in due forme distinte: la Malattia del legionario vera e propria, che frequentemente include una forma più acuta di polmonite e la febbre Pontiac, una forma molto meno grave. Malgrado il carattere ubiquitario di legionella, la malattia umana rimane rara; i tassi d’attacco nel corso di focolai epidemici sono bassi, inferiori al 5%”.

Dopo l’avvistamento e sanificazione il Comune ha comunque deciso di eseguire analisi in autocontrollo per poter determinare l’efficacia dell’intervento di disinfezione e, dopo un’attenta analisi e valutazione, in occasione della programmazione del campionamento, ha ritenuto opportuno procedere anche al prelievo di un campione di verifica dell’acqua potabile sia nella palestra della stessa scuola media Pio XII, che di due prelievi presso nella Palestra Comunale di via Piave, in quanto trattasi entrambi di edifici accessibili al pubblico.

Per questo l’amministrazione si è rivolta a un laboratorio specializzato nelle analisi chimiche, accreditato ed iscritto all’elenco regionale, Siram spa di Milano, che opportunamente contattata si è dichiarata disponibile ad effettuare la prestazione nell’immediato, con un preventivo di 30 euro per le analisi di ricerca per ciascuno dei sette campioni e di 300 euro per le analisi, oltre all’Iva, con il totale pari a 622 euro.

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