VOCE
tribunale
25.02.2025 - 18:23
Le accuse sono pesanti, omicidio stradale aggravato e procurato aborto, e ancora più pesanti da sostenere se si pensa al tragico contesto familiare nel quale affonda la vicenda.
Giulio Stoppa, 28 anni, adriese di origine, affronterà il prossimo aprile, in tribunale a Padova, il processo con rito abbreviato, per il tremendo incidente avvenuto lo scorso 31 marzo, il giorno di Pasqua a Padova.
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Giulio, a quanto emerso nel corso degli accertamenti, era alla guida dell'auto sulla quale viaggiava anche la compagna Valentina, “Tyna”, al quinto mese di gravidanza. La coppia stava andando ad Adria, dai genitori di lui, quando si verificò il tremendo incidente, con l’auto finita fuori strada in Corso Stati Uniti.
Le condizioni di Valentina erano subito apparse gravissime e, dopo qualche giorno, è morta. Non è stato possibile neppure salvare la piccola nascitura, per la quale era già stato scelto anche il nome: Amelie.
L’11 maggio del 2024 Giulio e Valentina avrebbero dovuto sposarsi a Trebaseleghe. Giulio, originario di Adria, si era trasferito da qualche mese nella casa di Fossalta di Trebaseleghe dove Valentina già abitava, per vivere insieme alla sua futura moglie. Lei aveva deciso di dedicarsi a tempo pieno alla maternità, lui da alcuni mesi era dipendente della ditta Bezzegato a Borgoricco.
Dopo l’incidente, il procedimento penale ha fatto il proprio corso, con la formulazione delle ipotesi di reato a carico del giovane che si trovava alla guida. La difesa ha chiesto e ottenuto di potere essere ammessi al rito abbreviato: una formula processuale che consente, in caso di condanna, di potere usufruire di uno sconto di pena pari a un terzo del totale.
Nel corso del processo, tuttavia, ci sarà anche spazio per un confronto tra il consulente dell’accusa e quello della difesa, incentrato sulla esatta ricostruzione della dinamica dell’incidente. Nel procedimento non ci sono parti civili costituite.
La discussione, con conseguente sentenza, è attesa per il prossimo aprile a Padova.
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