VOCE
duomo
26.02.2025 - 06:01
“Ho sentito che il suo modo di guardare il lavoro, di essere nel lavoro e nella vita, mi ha sostenuto, aiutato, incoraggiato a restare in piedi”. Sono queste le parole di Sonia Bergamasco, notissimo volto del cinema italiano, pluripremiata attrice nonché musicista e poetessa, che, domenica sera, al cinema teatro Duomo ha debuttato, in veste di regista, con il nuovo film “Duse - The greatest”.
Sono cento anni esatti a separarci da Eleonora Duse, la protagonista di un film che, come ha spiegato Bergamasco: “Non è una biografia ma un viaggio sulle tracce di una grande artista, un percorso emozionale che ci porta a conoscerla sotto vari punti di vista, partendo da una domanda: come può una donna di cui rimangono un film muto, qualche ritratto e foto, essere ancora così viva oggi tanto da ispirare generazioni e generazioni di attori e attrici?”. Una vera e propria investigazione, con numerose testimonianze, basta citare Annamaria Andreoli, Valeria Bruni Tedeschi, Ellen Burstyn, Fabrizio Gifuni, Ferruccio Marotti, Helen Mirren, Emiliano Morreale e Mirella Schino.
Dopo al proiezione del film, in dialogo con Sofia Teresa Bisi, la regista ha approfondito le motivazioni, le curiosità dietro la scelta di onorare la memoria di questa grande diva del passato. “E’ una storia che parte da molto lontano quando cominciavo a studiare alla scuola del Piccolo di Milano. Ho incontrato questo sguardo in un bellissimo ritratto fotografico salendo le scale ogni mattina e ogni sera, non sapevo nulla di lei, ho cominciato a conoscerla, leggere tutto quello che era possibile, cercare chi era” ha spiegato l’attrice, aggiungendo: “Nel tempo è diventato un dialogo, mi sono avvicinata emotivamente e concretamente alla vita e all’opera di una donna che mi ha profondamente colpita. Qualcosa di intenso mi chiamava, mi legava a lei. Il suo modo di vivere l’arte mi ha incoraggiato”.
“La più grande attrice del mondo” la definì il critico Hermann Bahr, “divina” la chiamavano i contemporanei, fu la prima donna e italiana, il 30 luglio 1923, ad apparire sulla copertina del “Time”, celebrata e amata, Bergamasco ne ripercorre la vita in maniera autentica e discreta, nel centenario della scomparsa. Venne sepolta nel cimitero di Sant’Anna ad Asolo, dove, fino al 1922, aveva abitato.
L’attrice infine ha detto, con il sorriso: “È la prima volta a Rovigo, finalmente, sono onorata. Sono nella terra di Eleonora. Aspettavo questa tappa con gioia ma anche con forti responsabilità verso tutti. Spero che anche voi possiate immergervi in questo viaggio con lei”.
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