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Ipotesi Benetti per unire i “Fratelli”

Lo schema prevede il ritiro congiunto di Zangirolami e Maniezzo. Ma la situazione è in evoluzione

Ipotesi Benetti per unire i “Fratelli”

ROVIGO - Mancano “solo” 17 giorni al congresso di Fratelli d’Italia nel capoluogo e lo scenario è ancora del tutto indefinito. Ma quando la partita è più che aperta (spalancata verrebbe da dire) con le squadre da far scendere in campo ancora da decidere, ecco che fioccano le ipotesi sui possibili scenari della competizione. Se fino a poche settimane fa, l’ipotesi più accreditata per il congresso era la corsa solitaria di un solo candidato al coordinamento comunale ed il possibile candidato era stato individuato nell’assessore Matteo Zangirolami, qualche giorno fa la competizione si è trasformata in una corsa a due, con in campo anche un secondo nome, quello dell’ex assessore Mattia Maniezzo, da ieri ha iniziato a farsi largo una terza strada che sì contempla, ancora una volta, la possibilità di una candidatura unitaria ma con un nome completamente diverso da quelli quotati finora.

Quello di Fabio Benetti, consigliere comunale e provinciale. Sarebbe suo il nome in grado di ricucire il partito, logorato da correnti e fazioni, e riportare la tanto agognata unità chiesta anche dal vertice regionale guidato dal senatore Luca De Carlo. Sia chiaro: lo scenario che viene tratteggiato da beninformati rientra nel campo delle ipotesi perché di certezze, per il momento, non ce ne sono. Di certo c’è la data del congresso: il prossimo 15 marzo e nulla più. Di candidature, in via ufficiale, non se ne sono ancora viste anche perché il termine per depositarle, accompagnate dalle relative firme a supporto, scade il prossimo 8 marzo. Ma comunque il lavoro di strategia è scattato da tempo. E nell’ambito delle strategie ci sarebbe, secondo le voci in circolazione, qualcuno pronto a chiedere a Zangirolami e Maniezzo di fare un passo indietro, rinunciare alla candidatura e lasciare spazio al solo Benetti. Un’ipotesi certo, che nessuno è pronto a confermare ma nemmeno a smentire. Segno che la situazione è “fluida” e tutto cambia o potrebbe cambiare ancora da un giorno all’altro.

Ad ogni modo, tutto questo si innesta nel contesto delle tensioni che stanno segnando l’amministrazione di palazzo Nodari, della quale Fdi è il principale partito di maggioranza relativa. I venti di crisi, come raccontato da settimane, hanno investito l’assessore Zangirolami ormai ai ferri corti con il sindaco Valeria Cittadin. Nei giorni scorsi, l’intervento del coordinatore veneto e senatore De Carlo ha fatto sì che si instaurasse una tregua di qualche giorno almeno per arrivare all’ultimo evento, in ordine di tempo, organizzato dall’assessore ovvero il carnevale in centro storico. La festa andrà in scena domenica dunque da lunedì prossimo si capirà se l’ascia di guerra sia stata sotterrata o meno. Nel caso di dimissioni o di revoca, si aprirà il capitolo della nomina del nuovo assessore che, a congresso ancora da celebrare, potrebbe non rientrare tra le materia da dirimere del nuovo coordinatore comunale.

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