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POLITICA

Rimpasto, l’opposizione chiede chiarezza al sindaco

Diego Crivellari e Palmiro Franco Tosini pongono domande al sindaco Cittadin

Rimpasto, l’opposizione chiede chiarezza al sindaco

“La domanda che ora ci poniamo e, ne siamo convinti, molti cittadini si stanno ponendo con noi è questa: si può continuare ad operare in quella che ormai sembra una situazione di cronica incertezza?”. A porre l’interrogativo sono i capigruppo di opposizione Diego Crivellari del Pd e Palmiro Franco Tosini della lista Civica democratica inclusiva che di fronte alle incertezze create dall’ipotesi di un rimpasto di giunta con protagonista l’assessore Matteo Zangirolami, chiedono al sindaco Valeria Cittadin di fare chiarezza.

“Come nei migliori palinsesti televisivi d’antan, finita una telenovela (Maniezzo), ne comincia subito un’altra (Zangirolami) - esordiscono i consiglieri - e davvero non vorremmo essere nei panni dell’assessore agli eventi, visto che ormai da settimane il suo nome è entrato nel novero di ‘coloro che son sospesi’, con voci di dimissioni seguite da smentite poco convincenti e da nuove, reiterate voci di dimissioni. Ma che cosa sta succedendo alla giunta? E cosa accadrà all’assessore Zangirolami, esponente di punta (e di lungo corso) del partito di maggioranza relativa? A dicembre egli era stato lodato pubblicamente per la sua attività dalla giunta e dai consiglieri del centrodestra, poi improvvisamente è finito da un giorno all’altro sulla graticola”.

Nel giro di pochi giorni, il prossimo 6 marzo, si riunirà il consiglio comunale “e ancora non è definito lo scenario che avremo davanti - riprendono Tosini e Crivellari - con la prospettiva di un nuovo mini-rimpasto i cui motivi di fondo restano al momento oscuri: incompatibilità politica? Problemi di convivenza tra Fratelli d’Italia e il primo cittadino? O tra colleghi di giunta? Problemi legati alle spese natalizie come paventato, per ultimo, dal consigliere Rossini? O ai rapporti con uffici e dirigenti? Tutto resta avvolto in una poco rassicurante nebbia di indiscrezioni, che certo non aiuta il clima amministrativo”.

Dunque l’affondo al sindaco: “A questo punto, sarebbe veramente servita la voce del sindaco per fare chiarezza sulla questione e porre fine, in un senso o nell’altro, alla girandola di ipotesi e ricostruzioni. Ma, ne prendiamo atto, così non è stato”.

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