Cerca

I DATI

Quasi un polesano su 10 è over 80

Studio del sindacato pensionati: in provincia di Rovigo l’8,5% dei residenti è un grande anziano

Quasi un polesano su 10 è over 80

In Polesine gli anziani con più di 80 anni sono una fetta pari all’8,5% dell’intera popolazione, 19.319 su 227.448, con un incremento nell’ultimo decennio pari al +3,8%, visto che nel 2014 erano il 7,6%, 18.612 su 242.748.

Quindi mentre in due lustri il Polesine ha perso 15.300 abitanti, i grandi vecchi sono aumentati di 707 unità. Ma ci sono Comuni della provincia dove la percentuale è ancora più alta. E in ben otto ha più di ottant’anni oltre un cittadino su dieci, a cominciare da Trecenta che ha la quota più alta della provincia, addirittura il 12,13%, seguita da Crespino con l’11,58%, Ficarolo con l’11,14%, Corbola col 10,50%, Ariano nel Polesine con 10,48%, Papozze col 10,45%, Bagnolo di Po col 10,26% e Bergantino 10,25%. Più o meno sulla stessa tacca anche Gavello, Villanova Marchesana, Porto Tolle, Gaiba, Frassinelle, Pettorazza, Canda, Loreo, Calto, Castelmassa, Salara, Taglio di Po e Melara, dove la percentuale di over 80 è superiore al 9%. Nel capoluogo Rovigo sono l’8,26%, mentre ad Adria l’8,63%, mentre a Badia “solo” il 7,10%. Va evidenziato che, inevitabilmente, su questi dati pesa il fatto di avere o meno una struttura residenziale per anziani.

Sono comunque numeri altissimi. Ma non i più alti del Veneto. Se, infatti, come spiega il Sindacato dei pensionati della Cgil regionale, che ha elaborato su base comunale i dati Istat, In Veneto gli ultra80enni sono 382.906 (61% donne, per lo più vedove), il 7,6% della popolazione, la provincia di Belluno guida la classifica con 17.753 grandi anziani, quasi il 9% della popolazione, con un incremento del 14% rispetto a dieci anni prima. Al secondo posto Venezia (8,6%) dove però l’aumento degli ultimi dieci anni è molto rilevante: il numero di over 80 è passato infatti da 56.277 a 70.166 unità (+27%). Rovigo è dunque terza, con una quota dell’8,5%. La classifica regionale dei comuni con più grandi anziani vede in testa tutti comuni montani, la piccola Cibiana di Cadore col 15,26%, seguita dalla vicentina Pedemonte col 13,36% e dall’altra bellunese Lamon con il 13,09%. Trecenta, capolista del Polesine, è quinta a livello regionale, alle spalle di un’altra bellunese, Voltago Agordino col 12,4%, mentre Crespino è ottava.

A livello polesano, ci sono solo otto Comuni che sono al di sotto della media regionale: San Bellino con il 7,40% di ultraottantenni, Polesella con il 7,10%, Badia con il 7,10%, Lusia con il 6,93%, Occhiobello con il 6,81%, Villanova del Ghebbo con il 6,51%, Pontecchio con il 6,18% e Bosaro con il 5,97%. Su scala regionale sono Vicenza e Padova a dividersi i comuni più giovani: si va dall’4,42% di Zermeghedo (Vicenza) al 4,35% di Massanzago (Padova) fino ad arrivare al 4% di Gambugliano (Vicenza) che è fanalino di coda della graduatoria, ma ha anche appena 845 abitanti.

L’analisi dello Spi Cgil, valuta poi un altro aspetto decisamente interessante, ovvero l’incremento nel tempo della popolazione con 80 e più anni: “Erano 306.202 nel 2014, il 5,7% dei residenti. Nella nostra regione, insomma, vivono 76 mila e 700 ottuagenari in più rispetto a un decennio fa, mentre nello stesso arco di tempo la popolazione complessiva ha perso 53 mila e 500 abitanti”. In Polesine gli incrementi percentuali maggiori sono quelli di Occhiobello, con il +47,84%, di Rosolina con il +36,52% e di Porto Tolle con il +27,55%. Tuttavia, che ci sono ben 22 Comuni che, invece, vedono la quota subire un calo percentuale, con le flessioni maggiori che sono quelle di Ceneselli con il -26,59%, di San Bellino con il -30,36% e di Papozze con ben il -40,82%.

La conclusione dello Spi è che il numero dei grandi anziani “è in costante e progressivo aumento rispetto a una popolazione in continua diminuzione. Eppure, a parte le dichiarazioni di circostanza e misure pressoché irrisorie, come la prestazione universale per i non autosufficienti, le esigenze degli over 80 sembrano non rientrare fra le priorità della politica”.

Fra l’altro, secondo le proiezioni sperimentali dell’Istat, nel 2043, ovvero fra appena 18 anni il 37,13% della popolazione polesana avrà oltre 65 anni, molto più di un terzo dei residenti in provincia, che per quella data vengono stimati in appena 202.620.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400