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il caso

Tromba d’aria, zero indennizzi

Federico Frigato: “Il Comune e i politici di centrodestra sono rimasti fermi. Pagano i cittadini”

“Cento giorni di delusioni abilità solo a tagliar nastri”

Federico Frigato (Rovigo si Ama)

Federico Frigato: “Il Comune e i politici di centrodestra sono rimasti fermi. Pagano i cittadini”

Nessun indennizzo per la tromba d’aria del giugno 2024. Lo segnala il consigliere comunale di minoranza Federico Frigato che tuona contro la mancanza di contributi riservati a Rovigo per la tromba d’aria del giugno 2024. E’ lo stesso Frigato a dire che “Ricordate il 25 giugno 2024? Una tromba d’aria si è abbattuta sulla nostra città, con particolare intensità nella zona di viale Porta Adige e nelle frazioni di Concadirame e Granzette - causando allagamenti, scoperchiando edifici, danneggiando automezzi e provocando danni ingenti a numerose famiglie rodigine. Rovigo andò sott’acqua. Negozi, case, garage e cantine allagati, capannoni scoperchiati, strade impraticabili, sottopassi inagibili, alberi caduti e rami ovunque”.

Frigato continua: “Il presidente della Regione Veneto dichiarò immediatamente lo stato di emergenza anche per Rovigo e i Comuni del Polesine invitando tutti i cittadini e le imprese danneggiati a raccogliere la documentazione utile ai fini della ricognizione dei danni e al conseguente riconoscimento dell’eventuale indennizzo. Dal Comune di Rovigo, il sindaco Cittadin diramò l’avviso con il quale invitava i cittadini che avevano subito danni, alla raccolta dei giustificativi di spesa. E poi? Su tutto questo, come sempre è sceso il silenzio. A quanto risulta nessun cittadino è stato più contattato. Si dirà: i tempi della burocrazia. La Regione ha comunicato al Comune di Rovigo il 17 dicembre 2024 l’esito dell’istruttoria tecnico-amministrativa effettuata dal Dipartimento della protezione civile dalla quale si evince che il nostro territorio non viene nemmeno citato, diversamente dalle realtà di Verona e Vicenza nelle quali viene riscontrato ‘un quadro di danneggiamento localizzato, con situazioni puntuali e circoscritte’”.

Figato spiega che “alla fine non viene riconosciuto nulla a nessuno, sostenendo che se ne possono occupare gli enti locali stessi con le proprie capacità operative e finanziarie. Trovo grave sul piano politico e amministrativo che il sindaco e la giunta in 2 mesi e mezzo non abbiano trovato il tempo (o il coraggio?) per comunicare l’esito della procedura ai propri concittadini. E che, nonostante la linea politica sia la stessa da Rovigo a Roma, passando per Venezia, del nostro territorio se ne fregano tutti altamente. E trovo grave che i nostri rappresentanti di centrodestra non si siano preoccupati di quanto successo, facendo ricadere sulla testa delle persone il peso economico dei danni provocati dal maltempo. A cosa servono i partiti se poi manca il collegamento tra il territorio? La forza di un’amministrazione non sta nel tagliare nastri ma nel portare beneficio alla propria comunità. Questa giunta è impegnata nelle lotte interne ed a far fuori assessori, anziché preoccuparsi del bene comune. Vediamo cosa risponderanno il sindaco ed il neoassessore alla polizia locale e protezione civile su questa ennesima mancanza di comunicazione alla città”.

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