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OCCHIOBELLO

“Un vero simbolo di sacrificio”

Commozione durante la cerimonia per il 14esimo anniversario della scomparsa del capitano Ranzani

“Un vero simbolo di sacrificio”

Commozione durante la cerimonia per il 14esimo anniversario della scomparsa del capitano Ranzani

Nel 14esimo anniversario della morte di Massimo Ranzani, giovane ufficiale del Quinto Reggimento Alpini di Vipiteno impegnato in una missione di pace in Afghanistan, vittima dello scoppio di un ordigno che ha colpito il blindato Lince su cui era a bordo il 28 febbraio 2011, grande partecipazione agli eventi che hanno scandito la mattinata di ieri a Santa Maria Maddalena.

Alle 9.45, il ritrovo al monumento ai Caduti in Afghanistan in via degli Alpini a Santa Maria Maddalena, momento particolarmente toccante alle 10 con l’onore ai caduti e la deposizione di corone e, successivamente, il trasferimento al cimitero cittadino.

A chiudere la mattinata la celebrazione, alle 11, della messa nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena. L’assessore regionale Cristiano Corazzari ha voluto, anche attraverso i social, assegnare al capitano Massimo Ranzani il doveroso e sentito tributo: “Oggi (ieri per chi legge ndr) ci siamo uniti per rendere omaggio a tutti i caduti che hanno dato la vita per la nostra libertà. In particolare, abbiamo ricordato il Capitano Massimo Ranzani, militare occhiobellese che ha sacrificato la sua vita per il nostro Paese. La sua dedizione e il suo coraggio sono un simbolo di sacrificio e di amore per la patria. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato alla cerimonia, dimostrando l’importanza di non dimenticare mai chi ha lottato per la nostra libertà”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale, Laura Cestari, anch’essa presente alla celebrazione: “Un eroe del nostro Polesine che ha perso la vita nell’ideale di un mondo più sicuro e libero. Il suo ricordo vive e deve vivere, per ricordarci ogni giorno l'importanza e la delicatezza di quei valori che chiamiamo libertà, democrazia e pace”. “Il capitano Massimo Ranzani credeva e praticava ideali di pace e solidarietà. Sono, questi, gli stessi valori che oggi noi qui ricordiamo commemorando la scomparsa del nostro concittadino”, così il sindaco di Occhiobello Irene Bononi è intervenuto alla cerimonia per il 14esimo anniversario dell’uccisione, in Afghanistan, di Massimo Ranzani ufficiale del quinto reggimento Alpini di Vipiteno, caduto il 28 febbraio 2011 in un’imboscata, durante una missione di pace.

“Il suo lavoro quotidiano era accanto ai bambini, alle donne, agli ultimi a cui portava sostegni sanitari, manifestando doti umane che si accompagnavano a quelle di servitore dello Stato - ha sottolineato Irene Bononi -. La comunità, ogni anno, non mancherà di ricordarlo con orgoglio e profondo senso di riconoscenza per la speranza che ha coltivato in territori dove la brutalità, ancora oggi, soffoca la libertà. Siamo onorati che Massimo sia cresciuto in mezzo a noi, tra la gente di questa comunità, presso cui tornava nei periodi di riposo, per stare con i suoi genitori Mario e Gabriella, a cui era legatissimo”. Numerose le autorità civili e militari presenti e intervenute ieri alla commemorazione che si è svolta al cippo degli Alpini dedicato ai caduti Massimo Ranzani e Mauro Gigli, e da qui al cimitero cittadino, nella sede degli Alpini e nella chiesa di Santa Maria Maddalena.

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